EX STUDENTE IED PREMIATO AL WORLD PRESS PHOTO

Data

20 aprile 2020

S’intitola Russian Mother and her Child at Al-Hol Camp lo scatto che è valso ad Alessio Mamo il secondo posto nella categoria "General News" durante la 63esima edizione del World Press Photo. Un riconoscimento ricevuto nell’ambito di uno dei più noti contest a livello mondiale sul mondo della fotografia e del fotogiornalismo, che quest’anno avrebbe svolto una delle sue tappe a Palermo, appuntamento poi annullato a causa dell’emergenza Coronavirus.

Lo scatto di Mamo - che ha frequentato il corso Triennale in Fotografia presso IED Roma - immortala una madre siriana che porta tra le braccia il suo piccolo, in attesa di entrare in un ospedale di fortuna nel campo per rifugiati Al-Hop, nel nord del Paese. Ma non si tratta della prima vittoria per il fotografo originario di Catania, che nel 2018 era stato già premiato nella categoria “People” dello stesso concorso, per lo scatto ritraente Manal, una giovane ragazzina irachena sfigurata a seguito di un’esplosione.

"Per la seconda volta in tre anni ho l'onore di essere tra i vincitori del World Press Photo, premio che condivido con la reporter Marta Bellingreri con cui lavoro. Ciò com­pen­sa la fa­ti­ca di lavorare come fo­to­re­por­ter in­di­pen­den­te. Un percorso nato 13 anni fa a IED Roma, che mi ha dato lo slancio verso la professione - ha dichiarato Mamo. Questo riconoscimento ci dà ancor di più la possibilità di far luce sulle storie che contano, come quella delle donne che hanno vissuto sotto l'ISIS. Storie complesse, sfaccettate e tragiche che necessitano ascolto, non di certo un giudizio affrettato. Il nostro ruolo di fotografi e giornalisti è quello di dare al lettore gli strumenti necessari per una comprensione profonda".

Laureato in Chimica, Alessio Mamo ha conseguito il diploma a IED nel 2007 e subito dopo ha iniziato il suo percorso professionale, spinto dalla grande passione per i viaggi. Si è dedicato così al fotogiornalismo, con particolare attenzione alle tematiche legate alle condizioni dei rifugiati e alle migrazioni nel Mediterraneo. Ha pubblicato le sue fotografie su prestigiose riviste come TIME, Le Monde, National Geographic e Internazionale, oltre ad essere collaboratore per The Guardian e L’Espresso. La sua attività di reporter lo vede infine impegnato da tempo come fotografo per Medici senza Frontiere e l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).

Image credits: Russian Mother and her Child at Al-Hol Camp, ph. Alessio Mamo

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