Data

04 agosto 2020

Il film documentario “Lockdown 2020 – L’Italia invisibile” di Omar Rashid racconta, attraverso l’utilizzo della realtà virtuale, un viaggio unico nella bellezza e nella desolazione delle più importanti città d’arte italiane durante l’emergenza Covid-19. Roma, Venezia, Milano, Napoli, Firenze, unite dalle voci di Matilde Gioli e Vinicio Marchioni che interpretano i versi di una poesia scritta ad hoc da Laura Accerboni, e dall’accompagnamento musicale del polistrumentista Luca Fortino, in arte “Ugly Shoes”, per raccontare lo spaesamento e le emozioni che abbiamo vissuto nella nostra recentissima esperienza. Il film è prodotto da Gold e Rai Cinema.

Al film hanno partecipato anche Cosimo Lombardelli e Azzurra Giuntini, IED Alumni al corso Triennale in Comunicazione Pubblicitaria.


Ciao Omar, ti conosciamo bene in qualità di docente di Viral Marketing & Communication, abbiamo avuto l’opportunità di vedere in anteprima l’altra tua produzione No Borders con Elio Germano. Raccontaci questo tuo percorso che ti ha portato alla regia di Lockdown 2020: l’Italia invisibile in collaborazione con Rai Cinema. Qualche anno fa, hai scoperto la VR (Virtual Reality), spiegaci che cosa è e come è nata questa passione.

La VR per me è un linguaggio, una tecnologia relativamente nuova, perchè già agli inizi degli anni 80 si cominciava a parlarne. Intorno al 2015 ha fatto un notevole scatto in avanti, grazie principalmente alla tecnologia che ha permesso di sperimentare diverse cose che fino ad allora era impossibile fare, in particolar modo il video. Nel momento in cui ho scoperto che c’era la possibilità di poter fare video, ho scoperto un mondo. Da sempre sono appassionato di cinema, è stato quindi naturale per me appassionarmi a questa nuova forma di linguaggio, mi è sembrata fin da subito una grandissima opportunità sia per offrire un contributo, che per scoprirne e descriverne il potenziale sociale di questo mezzo: la VR nasce per i videogiochi individuali ma determinati contenuti, con una visione collettiva come i lavori che stiamo portando avanti, permettono in realtà di ripercorrere la strada che ha fatto il cinema anni fa.

La chiusura forzata non ti ha tenuto fermo. Raccontaci cosa hai fatto…

Ho cercato fin da subito di vedere il lato positivo di un momento così drammatico. Una delle prime cose che abbiamo fatto è stata quella di creare una mini serie in video che ricostruisce e ricalca il particolare clima sociale che abbiamo in ufficio. L’unico scopo era quello di mantenersi ‘vicini’ nonostante lo smart-working e di continuare a divertirsi insieme. Contestualmente però abbiamo cominciato a girare le piazze deserte di Firenze, con la realtà virtuale. Il 9 marzo, quando c’è stata la conferenza stampa di annuncio del Lockdown, ho contattato i ragazzi che lavorano con me per andare a girare la mattina successiva. Il giorno dopo eravamo già in strada a Firenze. Siamo stati fermati numerose volte dalle forze dell’ordine, perchè sembrava servissero delle autorizzazioni particolari per poter stare in strada, era una situazione molto incerta e complessa. Mentre mi organizzavo per sciogliere i nodi burocratici, mi è venuta voglia di estendere il progetto anche ad altre città. Volevo rappresentare l’Italia da nord a sud, la scelta è ricaduta quindi su Milano, Venezia, Roma e Napoli oltre a Firenze. Grazie alla co-produzione con Rai Cinema, siamo riusciti a sviluppare il progetto anche narrativamente.

Come definiresti questo film? Che cosa racconta?

Laura Accerboni ha dato voce e parole a questo viaggio in solitaria, a questo garbuglio di emozioni, all’inquietudine, allo smarrimento. Il film tratta di un viaggio per l’Italia, documentando le bellezze intervallate da momenti di vita quotidiana, le code nei supermercati, le persone che portano a passeggio i cani. Matilde Gioli incarna, a tutti gli effetti, la poesia e Vinicio Marchioni ci guida nella prosa.

Cosimo, come hai vissuto questo particolare e difficile momento storico?

Sicuramente all’inizio mi sono sentito spaesato, il cambio di ritmo nelle abitudini è stato pesante. Ma fortunatamente con Gold sono rimasto attivo a livello produttivo e creativo, grazie anche a questo progetto, che mi ha permesso di vivere un’esperienza che si può tranquillamente definire unica.

Cosa ti ha affascinato di più?

Vedere le più grandi città d’Italia deserte e senza turisti è una cosa che lascerebbe chiunque a bocca aperta.  Le piazze e le strade hanno assunto una nuova bellezza, a tratti inquietante, ma anche affascinante.

Raccontaci qualche momento di backstage

 Ce ne sono stati diversi dalla difficoltà nel dividersi qualcosa da mangiare, alle autostrade completamente deserte, fino alla gioia di poter bere un caffè in autogrill.

Azzurra cosa ti ha colpito di più di questo progetto?

Il modo in cui si può trovare la bellezza, anche nelle cose più drammatiche, anche in quelle situazioni in cui si pensa che non ci sia niente di positivo.

Grazie all’accordo tra Rai Cinema e Sony Interactive Entertainment Italia potremo vedere dal 1° Agosto il film vr Lockdown 2020 – L’Italia invisibile sulla piattaforma digitale LittlStar, nella sezione VR Stories, e sarà scaricabile gratuitamente da PlayStation Store per tutti i possessori italiani di PlayStation VR.

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