Data

09 settembre 2020

La Direttrice della Scuola di Arti Visive IED Milano premiata per una carriera che ha unito progettualità a esperienze editoriali, multimediali e curatoriali, sempre con uno sguardo da outsider e un confronto aperto con i giovani.

IED plaude al Premio Compasso d’Oro ADI alla Carriera conferito questa mattina a Rossella Bertolazzi, in occasione della XXVI edizione del più antico e autorevole riconoscimento mondiale nel design. Dal 2001 a capo della Scuola di Arti Visive IED Milano, Rossella Bertolazzi ha trasferito in IED, negli anni, tutta l’esperienza professionale e le competenze acquisite nei molti progetti che l’hanno coinvolta e in cui la relazione con studenti e docenti ha sempre occupato un posto centrale. A ciò si aggiunge la curiosità per tutto ciò che è nuovo e diverso, e che ha fatto nascere in IED corsi di formazione inediti come quello di Sound Design. Oggi, ad una biografia di alto profilo, fatta di progetti e contaminazioni, si aggiunge il più autorevole dei premi, un Compasso d’Oro alla Carriera.

“Non amando le luci della ribalta ma la sostanza delle cose, ha saputo contribuire in modo determinante alla divulgazione, allo sviluppo critico e all’insegnamento della cultura del design e della comunicazione visiva nel nostro paese. Una donna burbera e dolcissima, con uno spirito da combattente che l’accompagna da tutta la vita e le ha consentito di puntare sempre all’innovazione e al bene dei suoi studenti. - queste le motivazioni della giuria alla consegna del Premio”.

Ripercorrendo la sua carriera emergono le diverse redazioni e i contesti artistico-culturali in cui Rossella Bertolazzi ha operato caporedattrice per Sapere, SE Scienza Esperienza, IKON, Ottagono e per la testata di cultura materiale La Gola; direttrice per Cronache filmate del XX secolo, uno dei primissimi esperimenti di periodico multimediale e poi autrice televisiva per MediasetTelepiù e Rai.

A fine anni Novanta è stata capo-progetto della trasmissione “La scuola in diretta” per Rai Educational, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e pensata per promuovere le nascenti consulte degli studenti.

Ha preso parte alla giuria della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo (Bjcem) per diverse edizioni.

Ha curato mostre e collaborazioni come quella con Mini Bmw per “Personal Design: dall’oggetto al soggetto” (2003, con Studio Azzurro) e quelle per MINI Design Award su “Il Futuro della città: slow o fast? La luce” (2005), “La città su misura” (2006), “La città che comunica” (2007) e "Il futuro della Città: l'ambiente. Dare valore all’acqua" (2008), oltre alla partecipazione al Noir in Festival di Courmayeur con i lavori degli studenti IED.

Nel 2017 ha curato, insieme a Davide Sgalippa della Scuola di Arti Visive IED Milano, la mostra La luna è una lampadina per i 50 anni dell’Istituto Europeo di Design, che ha preso forma negli spazi de La Triennale ricostruendo il contesto in cui IED è nato e si è evoluto attraverso lo sguardo e i tracciati geografici dei suoi Alumni. Un’incursione interattiva nelle aule del passato, in un percorso fatto di idee e progetti, volti e avvenimenti che hanno tracciato lo sviluppo del network IED insieme a quello della nostra società, dal 1966 ad oggi. Un percorso di memoria resa attuale nella riproposizione di un metodo progettuale nell’ambito di workshop creativi che per tre settimane hanno coinvolto attivamente studenti e pubblico.

Nel 2019 infine, ha curato il volume Dialogues – Architecture Interiors Design sui 25 anni dello studio Locatelli Partners (Rizzoli International).

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