Anno accademico

2021-2022

Luce d’Abissi è un cortometraggio realizzato in Animazione 3D che, in modo allegorico e fortemente interpretativo, mette in scena il passaggio tra la vita e la morte di un ragazzino morto in seguito ad un naufragio tra le braccia della madre.

Il progetto è notevolmente influenzato dalla storia dell’arte e dalla letteratura: dall’estetica alle tematiche, dal gusto architettonico alle più piccole scelte stilistiche che hanno dato vita agli ambienti e ai personaggi. I riferimenti visivi, simbolici e religiosi si intrecciano dando vita alla costruzione di un racconto che, più che narrare una precisa vicenda, vuole suscitare emozione.  

La quasi totalità del corto si presenta con uno stile visivo dal ricercato gusto pittorico, mentre a livello registico è caratterizzato da piccoli movimenti di camera, scorci che riprendono l’ambiente dall’esterno in maniera quasi contemplativa. L’immobilità delle inquadrature e la ritualità delle azioni che compiono i protagonisti consentono allo spettatore di immergersi nelle immagini come davanti ad un quadro. Lo stile pittorico, inoltre, aiuta lo spettatore alla comprensione del racconto. Alle scene dipinte è infatti affidato il racconto di quel passaggio, la rappresentazione di un limbo in cui il ragazzino si trova prima di passare oltre. Il resto delle scene, poste ad inizio e fine corto, rappresentano invece ciò che è accaduto nel mondo reale: il naufragio.  

A guidare l’intera narrazione con la loro triplice funzione narrativa, estetica e simbolica sono i due elementi fondanti dell’intero progetto: la luce e l’acqua. La luce si presenta sempre come un forte fascio volumetrico che investe il personaggio, caricandosi di un significato narrativo e simbolico. In contrasto con l’immobilità della luce e delle inquadrature, l’acqua rappresenta invece la forza mutevole, incontrollabile, motrice della narrazione. Solitamente simbolo di vita e di rinascita, l’acqua è la causa della morte dei due protagonisti. Sarebbe tuttavia errato associare l’acqua esclusivamente alla morte. È proprio quando luce ed acqua convivono che madre e figlio si ritrovano e passano oltre. L’equilibrio tra i due elementi incarna simbolicamente la pace, l’armonia, la quiete dopo il naufragio; l’acqua si porterà via i corpi, mentre le anime rimarranno nella luce eterna.  

La musica è una parte fondamentale per la realizzazione del progetto. Non solo dà vita alle immagini, ma indirizza lo spettatore, suggerisce l’emozionalità dei diversi momenti della narrazione. Accompagna le sequenze animate contribuendo alla creazione di tensione, contemplazione, tristezza, serenità, evocazione e tutte le sensazioni che il corto vorrebbe suscitare nei differenti momenti della narrazione.  

Progetto di Tesi degli studenti Piercarlo Lippi, Alessandro Magnotta, Eleonora Polo, Demetrio Zema del corso triennale in Computer Generated Animation e da e Jacopo Tonetti del corso triennale in Sound Design.

Il progetto è stato selezionato per la realizzazione della SURFACE #1 dell'iniziativa FRAGILE SURFACE - IED x Artribune