Anno accademico

2021/2022

Un progetto espositivo, un videogame, un fumetto, installazioni musicali e una collezione di capi sartoriali ispirati ai contenuti di un progetto espositivo che vede capofila Musei Vaticani

Sekhmet è la dea più sanguinaria dell’antico Egitto. Una leonessa divoratrice, portatrice di guerre ed epidemie. Se spogliata dalla sua furia cambia veste e si trasforma in Hathor, dea benevola, legata all’ordine, all’amore e alla cura. Insieme ai Musei Vaticani, gli studenti raccontano i volti diversi che assume questa divinità femminile attraverso un progetto espositivo, un videogame, un fumetto, installazioni musicali e una capsule collection. L’obiettivo: ispirarsi e provare a valorizzare i contenuti del “Progetto Sekhmet”, lavoro multidisciplinare e internazionale che vede capofila il Reparto Antichità Egizie e del Vicino Oriente dei Musei Vaticani.

Studenti coinvolti: Emanuele Baccaro, Chiara Benincasa, Ester Bernabei, Enrico Bersani, Chiara Butera, Vincenzo D’Alessio, Giordano Delogu, Michela D'Innocenzo, Daniele D’Intino, Andrea Di Palma, Mattia Distefano, Nizar Izzo, Emanuele Litta Modignani, Samuele Marcon, Maria Eleonora Pignata, Valerio Pucci, Stefano Scacchi, Frederick Sorrentino, Marta Stabile, Francesca Vincenzi