Data

13 ottobre 2023

ICT Specialist, Innovation Evangelist e Media Content Manager, progetta e realizza corsi per IED da diversi anni.

Stefano Lazzari si occupa d’innovazione dei media digitali da oltre 15 anni, dai primi processi di archiviazione e gestione dei contenuti, al management di progetti web, Social Media Selling e Web Journalism. Ha collaborato con Meet the Media Guru nel momento della sua costituzione ed è, inoltre, Content Curator per il MEET Digital Culture Center di Milano. Nel 2018 ha fondato Digitalguys.it, il network per i professionisti del digitale. 

Stefano si è reso disponibile a parlare con noi e spiegarci cosa significa frequentare il corso di Formazione Continua in Web Design presso IED Milano.

 

Puoi descrivere l’approccio che utilizzi per rendere accessibili, anche a chi non ha mai avuto esperienza nel mondo del Web Design, concetti complessi che caratterizzano questa disciplina?

 

Per quanto mi riguarda esiste una sola via per accedere alla piena comprensione delle tecnologie, ed è quella che passa attraverso la cultura digitale.
È necessario, soprattutto per le giovani generazioni a cui è dato il compito di governare l'innovazione, possedere un pensiero critico nei confronti del digitale.
Le domande che bisognerebbe porsi non sono solamente “a cosa serve o come funziona la tecnologia”, ma soprattutto "perché usarla", e "in che modo agisce su di me e la società in cui vivo."
Accanto all’innovazione tecnoscientifica sta assumendo un nuovo ruolo cruciale l’innovazione poiesis intensive, ovvero affrontare questioni etiche ed estetiche attraverso un processo di produzione che coniuga creatività e tecnologia. Credo che sia fondamentale trasmettere questo agli studenti ed è quello che faccio con impegno durante le mie lezioni.

 

Quali sono le sfide che gli studenti e le studentesse potrebbero dover affrontare durante questo percorso di apprendimento?

La sfida principale che si pone davanti a tutti gli studenti e le studentesse che fanno questo corso di studi con passione e curiosità è pertinente alla distruzione delle certezze. Possiamo dire, in altri termini, che riguarda la capacità di affrontare i propri bias cognitivi e aprirsi alla comprensione di nuovi linguaggi. A mio parere, superare questo ostacolo, potrebbe non essere facile, soprattutto per uno studente appartenente alla Gen Z.

 

Secondo te, a oggi, la figura del Web Designer potrebbe essere sostituita dall’Intelligenza Artificiale?

Certamente, se parliamo del Web Designer come lo abbiamo inteso prima dell’avvento di questa tecnologia. Contrariamente, se consideriamo che la co-creazione con l’Intelligenza Artificiale può elevare a un livello superiore il concetto di creatività e progettualità, il punto di vista cambia significativamente.
Alla manipolazione a cui l’essere umano è stato abituato durante secoli di "strumentazioni" (di cui le interfacce sono la variante digitale e moderna) si sta, incredibilmente, sostituendo la parola. Quella dell'Intelligenza Artificiale è una tecnologia dialogica, relazionale, potrei dire comportamentale. Credo che Prompt Engineering e Prompt Design saranno presto materie di studio, anzi già lo sono.

 

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