Data

08 Marzo 2023 - 08 Marzo 2023

Orario

16:30 - 18:00

Dove

IED - Via Bezzecca 5, Milano - Italia

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Fruizione

Blended

La progettazione può sovvertire la cultura patriarcale? In occasione della Giornata Internazionale della Donna, IED sospende gli Open Days e invita la sua community all'incontro "Il design, una storia di genere? Il racconto di Laura Agnoletto Baj"

L’incontro - in programma mercoledì 8 marzo alle ore 16.30, in presenza (via Bezzecca 5) e in streaming, con un excursus sull’importanza storico-sociale della giornata dell'8 marzo nel quadro delle rivoluzioni novecentesche, per poi passare al tema centrale della sua relazione: il rapporto tra gli oggetti e il genere. 

Artista, curatrice e designer, la relatrice è infatti da anni impegnata nella sensibilizzazione contro le discriminazioni di genere viste attraverso il Design.

Dal corsetto al reggiseno, dalla bicicletta alla casa per le bambole e a tanti altri oggetti di uso quotidiano, si evidenzierà come il Design nella vita delle donne è stato riflesso e spesso veicolo di distinzioni di genere. L’interrogativo è: come può una certa cultura patriarcale essere sovvertita attraverso la progettazione di oggetti? Durante il talk la relatrice guiderà il pubblico in un percorso dove il/la designer diventa responsabile e protagonista di questo cambiamento di prospettiva.

Per partecipare, è sufficiente registrarsi a questo link.

Per ulteriori informazioni o problemi in fase di registrazione, è possibile scrivere a p.r@ied.it.

 

SU LAURA AGNOLETTO BAJ

Nasce a Milano nel 1963, si diploma al liceo classico Berchet quindi si iscrive a Filosofia alla Statale di Milano e contemporaneamente si avvicina al mondo a cavallo tra arte e design; Inaugura nel 1987 a Milano, con l’architetto Marzio Rusconi Clerici, uno studio/laboratorio di architettura e design in via Amedei 3. 

Progetta  per importanti aziende come Memphis, Nemo, Mastrangelo, FontanaArte, Pallucco, Zeus, Status, Slide, Glass, Swatch, Martini, Kundalini, mantenendo contemporaneamente un forte legame con gli oggetti autoprodotti ed esponendo in varie gallerie e musei in tutto il mondo, come, tra gli altri, la Triennale di Milano, la Biennale di Corea, Pre-Gwangju Design Biennale, il Grand Palais di Parigi, il Louisiana Revy Museum of Modern Art in Danimarca.

Lavora anche come interior designer, progettando uffici come quello per Clear Channel e residenze private. Ha realizzato numerosi allestimenti per negozi tra cui Fiorucci Milano e stand come quello del Comune di Milano e di Expo per il Bit 2013. Nel 2012 è cofondatrice, con Alessandro Mendini, dell’Associazione Culturale "Misiad-Milano si autoproduce design" di cui è art director dal 2013, avendo curato una ventina di mostre fino al 2019, lavoro poi interrotto per l’arrivo della pandemia da Covid. Nel 2015 dà vita a Milano Montagna Festival/week di cui è anche art director. Nello stesso anno realizza Milano Montagna Vibram Factory, un incubatore  di design delle attrezzature sportive per la montagna. Le idee migliori sono premiate da una giuria di eccellenza con Alberto Meda presidente. Dal 2012 al 2016 ha fatto parte del comitato scientifico Brand Milano del comune di Milano, dove ha anche affiancato Elio Fiorucci per una linea di T-shirt realizzate per il brand Milano. Con la pandemia Covid ha sospeso le attività legate agli eventi e nel 2021 è stata chiamata come docente di Antropologia Culturale all'Accademia Aldo Galli di Como - IED network.

Durante la Design Week 2022 ha tenuto 2 incontri all’ADI museum dal titolo “dal design anonimo al design autoriale, analisi di una società che cambia”.

Scrive per il quotidiano Il Giorno sul tema del design in relazione alle discriminazioni di genere e sempre su questo tema ha tenuto un incontro dal titolo "Femminicidio tra design e oggetti quotidiani" al Politecnico di Milano nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne 2022.

Nel 2022/23 ha tenuto un ciclo di incontri sul tema “Il design come cartina tornasole della nostra società” organizzati dal comune di San Giorgio su Legnano.

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