“Hunter” è un cortometraggio in animazione 3D che parla della magia dell’immaginazione e nulla è sembrato più perfetto di una bambina che legge, sia perché leggere è magico di per sé, sia perché l’immaginazione dei bambini riesce ad aggiungere della magia ad ogni cosa.

“È stato un progetto sicuramente meraviglioso al quale lavorare e l’amore in merito non ci ha abbandonato nemmeno un secondo, non sono certamente mancate sfide, paure e difficoltà. Il progetto di per sé è stato un immensa sfida, un labirinto lunghissimo dove ad ogni angolo dovevamo affrontare un’avventura: un po’ come le nostre protagoniste.”
Il progetto, realizzato come tesi da Ilaria Camporesi, Beatrice Da Molin, Ruben Stomeo, Mario Lamperti del corso di CG Animation e Riccardo De Cillis del corso di Sound Design, è stato creato utilizzando Unreal Engine.


PERCHÈ UNREAL?
“Hunter nasce dalla voglia di sperimentare, nasce da un piccolo gruppo di studenti che ha voluto mettersi alla prova, che ha voluto approfondire un engine da game utilizzandolo in una chiave diversa, in un periodo di transizione nel mondo della CG, antecedente ad Unreal 5.0.
La scelta di Unreal Engine non è stata casuale: principalmente è nata da una grande curiosità per le tecnologie real-time e da un grande interesse riguardo la metodologia di lavoro insita in questi software. La magia di poter vedere già in viewport un output visivo renderizzato, il poter modificare in real-time luci, texture, materiali, vfx  ed avere un riscontro immediato di questi cambiamenti; il poter renderizzare in tempi brevissimi e quindi apportare modifiche direttamente in engine in qualsiasi momento.”