Data

03 Marzo 2023 - 05 Marzo 2023

Orario

09:00 - 19:00

Dove

Fabbrica del Vapore, Milano - Italia

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Fruizione

In presenza

Note

14 opere in totale da studenti e studentesse IED Roma e Milano, che parlano di identità e di scelta.

Le sedi IED di Milano e Roma partecipano al progetto di Cosmopolitan che dal 2 al 5 marzo espone alla Fabbrica del Vapore di Milano opere che parlano di identità e di scelta. Un racconto corale, in cui i talenti di prestigiose accademie italiane rispondono alle domande: “Chi sono? Chi voglio essere?”

Dal 3 al 5 marzo, la Fabbrica del Vapore di Milano esporrà i lavori di 15 studentesse e studenti IED provenienti dai Corsi triennali di Fotografia, Grafphic Design, Illustrazione e Animazione, Fashion Design, Fashion Stylist e dal Master in Creative Direction delle sedi di Roma e Milano, che con le loro opere hanno esplorato nuovi modi di rappresentare la generazione Z e di raccontare sé stessi, nell'ambito del progetto #CosmoIAm, a cura di Erika Brenna.

Alessandra Book, Federico Calogero e Gaia Tognoni sono i tre talenti romani IED che vedremo in mostra, con tre opere fotografiche composte da un totale di 17 scatti. Con il progetto “Pets”, Book esplora il legame tra persone e animali domestici, per evocare l’intimità e il calore di un vero e proprio nucleo famigliare; “L’essere identico”, il lavoro di Tognogni, indaga invece la complessità di ogni individuo attraverso il fotomontaggio; “100 volte Davide” è, infine, il racconto di Federico Calogero, che per rispondere alla domanda delle domande e per evocare il cambiamento personale stampa e ristampa su se stessa l’immagine che per antonomasia tende a rappresentarci: la fototessera.

Sono Isabella Casiraghi, Gaia Ceglie, Ilaria Cividini, Lucia Dominici, Alessia Fusi, Benedetta Gambino, Carlotta Martini, Giada Meli, Giulia Pirri, Gina Scaletta, Sofia Vigone, Elisa Zanchin le 12 autrici protagoniste della mostra provenienti da IED Milano, con opere che spaziano da progetti fotografici a tele materiche e installazioni, da video concettuali a illustrazioni e collage. Tra queste, le opere di Fotografia Intimi confini di Benedetta Gambino (che indaga nell’identità sessuale femminile, attraverso dettagli, sguardi, attimi di vita quotidiana con uno sguardo delicato, angelico, quasi innocente), The Uneasiness of Being di Alessia Fusi (che immortala la nostra scomoda umanità: l’imbarazzo proveniente dall’esprimere le insicurezze e i dubbi che nascondiamo, nonostante ci tormentino) o Che cosa resta di Giulia Pirri (una sequenza che presenta lo sforzo inconsistente di oggettivare la propria immagine attraverso l’autoritratto, sottraendola alla sua naturale fugacit)à. O ancora Cult of connection di Cividini (serie di cinque illustrazioni volte a esprimere l’idea di un’identità che si manifesta attraverso i rapporti con le persone) e il video Opsis di Sofia Vigone (in cui vengono registrate le reazioni del corpo davanti alla visione di immagini di diversa natura.

Insieme a loro, più di 130 i progetti in totale in esposizione tra video, illustrazioni, fotografie e racconti: dalla ricerca etimologica della parola Identità, agli scatti sul corpo, sulle cicatrici, sulla sessualità. Un’esplorazione corale sull’identità che esce dagli stereotipi generazionali per mettere in luce le paure e urlare una lotta – intestina e frenante – che infrange le aspettative.

La mostra è patrocinata dall’assessorato alla cultura del Comune di Milano. L’accesso è gratuito.

* Nell'immagine, scatto di Giulia Pirri.

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