Data

25 marzo 2025

Una formazione artistica, una personale alla galleria Fienilarte di Pietrasanta, lo stretto rapporto tra l’arte e gli ambienti abitativi. Il percorso di Paolo Dovichi nella progettazione di interni inizia con un diploma in Interior Design conseguito in IED Firenze, che gli ha fornito un metodo per incanalare la sua grande sensibilità in progetti strutturati. In seguito, Paolo affina le sue competenze all'interno dello Studio Viviani, affiancando l’architetto Viviani nel delicato lavoro di valorizzare identità e carattere di hotel di lusso, residenze private e uffici. Con lo Studio, ha avuto l'opportunità di collaborare su progetti internazionali e di vedere i suoi lavori pubblicati su magazine come AD Italia, AD Middle East e Interni Now.
Oggi è un libero professionista la cui cifra stilistica sta nel portare, in ogni progetto, la sensibilità di saper comprendere profondamente le esigenze dei clienti e di rendere confortevole un'abitazione, rispettandone l'anima storica e le caratteristiche che la rendono unica. I progetti che portano la sua firma sono stati paragonati più volte ad abiti fatti su misura, in cui il concept iniziale prende vita proprio da ciò che caratterizza maggiormente gli ambienti, ma soprattutto le persone che li vivono: le loro abitudini presenti e i desideri per il futuro, le relazioni, le loro storie. 

Prima con Stefano Viviani Architetto, adesso in proprio, in questi anni hai sviluppato diversi progetti in Italia e all'estero: Paolo, puoi dirci qual è secondo te l'aspetto più interessante di progettare residenze di lusso?

L'esperienza nello studio Viviani mi ha trasmesso l'importanza di fare attenzione ai particolari e al genius loci e di creare un ottimo rapporto con il cliente. 
Gli aspetti più interessanti e stimolanti, nella progettazione e realizzazione di residenze di lusso, sono il fattore di rischio e l'opportunità. Il fattore di rischio consiste nella responsabilità assunta nella progettazione. Quando il cliente ti affida un'immobile di pregio, si aspetta giustamente un risultato eccellente. Se il concept di progetto non è cucito sul cliente e sull'immobile, il progetto sarà un fallimento. Per me il fattore rischio è molto stimolante, non mi fa affezionare al primo progetto pensato e soprattutto mi obbliga a trovare più soluzioni progettuali consone.
Il fattore opportunità, invece, è un concetto molto semplice: progettare e seguire i cantieri nel cuore di Milano oppure nel cuore di Manhattan sono occasioni da non perdere e il risultato finale deve essere di forte impatto.

Hai notato delle differenze di approccio tra i tuoi clienti internazionali? 

Sì, la cultura e lo stile di vita diversi incidono molto nei progetti di interior design, sia nella fase progettuale, sia nella fase di cantiere. Ma quello che mi ha colpito di più per il suo valore gratificante è la grande stima che tutto il mondo ha verso il Made in Italy. Dopo l'esperienza di aver ristrutturato due appartamenti nel centro di Manhattan, in collaborazione con lo studio Viviani, posso garantire che il Made in Italy è una vera e propria carta da giocare bene. Abbiamo una marcia in più, il nostro stile e la nostra cultura ci permettono di arrivare ad ottimi risultati.

Viaggiare il mondo per lavoro ti ispira in qualche modo per i tuoi progetti futuri? Come?

Viaggiare e vedere il mondo è molto importante per il lavoro creativo, soprattutto per quello di un interior designer. Osservare altre culture e diversi modi di vivere, prendere spunto da colori, texture e materiali arricchisce la nostra visione. Non ci rendiamo conto di quante immagini entrano nel nostro cervello viaggiando…e al momento giusto della progettazione tornano alla mente e possono diventare ottime soluzioni progettuali.

Perché hai scelto di studiare Interior Design in IED Firenze?
Ho scelto di studiare Interior Design in IED Firenze perché è il corso di laurea più completo sulla cultura del progetto, con il corpo docenti che è interamente composto da liberi professionisti del settore. Questo è un grande punto di forza della formazione IED, perché ti prepara realmente al mondo del lavoro.

Quale aspetto della tua formazione ha avuto un impatto importante sulla tua carriera? 
Tra gli aspetti più rilevanti del mio percorso di studi, la capacità di elaborare un concept di progetto valido, che unisca creatività e praticità, è di primaria importanza. La varietà dei corsi offerti da IED, inoltre, mi ha dato la possibilità di avvicinarmi a tutti gli ambiti in cui poi avrei lavorato nella mia carriera, preparandomi quindi in un certo senso a quello che sarebbe stato il mio futuro professionale. 
 

Tutte le immagini sono © Diego Laurino Architectural Photographer 

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