Data

01 giugno 2023

I suoi lavori del primo anno sono stai scelti dalla prestigiosa azienda Autodesk come copertina dei migliori progetti realizzati da studenti

Ayman è un talentuoso studente di IED Milano, attualmente al suo secondo anno in CG Animation. Recentemente è stato contattato dal colosso statunitense Autodesk in merito a due prodotti da lui realizzati: "Amberfall Sanctuary" e "Rose Wood" con il fine di chiedere l'autorizzazione per impiegarli nelle loro campagne di comunicazione. 

Ne abbiamo parlato con Ayman che si è reso disponibile a rispondere alle nostre domande:

Raccontaci qualche cosa di te? Passioni, interessi, cosa ti ha portato in IED?

Sono Ayman Nkira, ho 20 anni, nasco in Italia da una famiglia originaria del Marocco, ora frequento il secondo anno del corso di CG Animation allo IED di Milano.

Sono abbastanza certo di poter dire che le mie più grandi passioni sono l’arte e i videogiochi, perché più vado indietro coi miei ricordi e più noto che sono stati due elementi molto presenti nelle mie giornate.

Durante l’ultimo anno delle superiori stavo per intraprendere una strada completamente diversa, Economia. La scelta di entrare in IED è stata presa quasi all’ultimo, però col senno di poi sono felice della scelta fatta. Avrei fatto Economia per motivi famigliari, ma quando ho realmente capito di voler continuare nella grafica e ho scoperto il 3D, grazie alla mia professoressa di grafica, ho deciso che dovevo prendere una strada differente da quella programmata.

 

Raccontaci cosa hai provato quando hai visto che il lavoro d'esame di fine primo anno "Amberfall Sanctuary" era stato selezionato come Editor's Pick" nella Gallery Autodesk?

Molto molto bene, sono stato super felice. Era da un pò che volevo che i miei lavori venissero riconosciuti. Sono orgoglioso di aver ottenuto dei risultati così velocemente fin dal primo anno e questo mi ha permesso di dimostrare a tutti: famiglia, amici... che il percorso scelto era giusto. La prima persona a cui l’ho detto è stata mia zia che aveva cercato di convincermi a non fare CG. Questo l'ha tranquillizzata e ha iniziato a capire che professione avrei intrapreso. Con lei ho condiviso i successi interni ed esterni alla scuola.

 

E quando hai ricevuto la mail da Autodesk che ti chiedeva di per poter usare "Rose Wood" per i materiali di comunicazione legati ai loro prodotti cos'hai pensato?

Sono rimasto sorpreso. "Rose Wood" è stato un lavoro estivo, che è sempre passato in secondo piano rispetto al primo, nonostante mi sia servito molto per mettermi alla prova e per imparare software nuovi anche da solo. Quindi ricevere una mail da Autodesk è stato del tutto inaspettato.

 

Qual è la stata la parte più sfidante dei due progetti?

Per "Amberfall Sanctuary"  è stata la scelta del soggetto. Volevo fare character per le solite "leggende metropolitane" che girano in IED (fai character e ricevi voti più alti, tutte stupidaggini). Avevo iniziato a modellare il personaggio partendo dalle gambe, ma in quelle settimane continuavo a guardare ambienti, landscape e alla fine ho deciso di cambiare soggetto. La svolta e la soddisfazione l’ho ottenuta quando ho impostato il lighting.

Per il lavoro estivo la difficoltà maggiore è stata il dover tornare dalle vacanze per lavorarci, una vera tortura (si ci hanno dato i compiti delle vacanze per fare in modo che nei due mesi di stacco non dimentichiamo tutto). La cosa più difficile è stata imparare un software nuovo. Durante l’esame di fine anno i prof mi avevano detto che se avessi usato SpeedTree per far la vegetazione del mio progetto avrei ottenuto risultati ancora migliori e soprattutto più veloci e quindi incuriosito ho deciso di impararlo in anticipo da solo durante l'estate. Da qui è stata inevitabile la scelta di un soggetto con la vegetazione che mi permettesse di usarlo. 

 

Come ti sei approcciato creativamente e tecnicamente ai due lavori e come il percorso in IED svolto fino al momento della pubblicazione ha influenzato il tuo processo creativo?

Per entrambi i lavori ho deciso che la protagonista dovesse essere a luce, doveva "disegnare le mie immagini". La ricerca sui colori (amo quelli caldi), il gioco sui contrasti e l'impostazione della composizione sono stati al servizio del lighting.

Il primo semestre è stato fondamentale, è stato il semestre in cui ho ricevuto le prime "batoste", alla prima consegna di modellazione ho preso zero, ma è stata anche la svolta. La revisione si è conclusa col docente che mi diceva "non mollare, applicati di più che hai tutti gli strumenti e le capacità per riuscire, devi solo sbatterti di più", queste parole sono state la spinta giusta.

Da li basta ho cambiato modo di lavorare, ho cercato di "rubare" il più possibile dai docenti in particolare da Denova e Squillace. Oltre alle lezioni ho approfittato di loro in tutte le pause, chiedendogli consigli di ogni genere. Non pensiate sia stata una passeggiata, entrambi mi hanno “spremuto e spronato” all'inverosimile, io stressavo loro, loro me, me ne è valsa e ne vale ancora la pena. Se hai voglia di fare hai modo di ricevere mille supporti.

 

Riguardando ora a distanza di nove mesi i due lavori con le nuove nozioni apprese nel frattempo sei ancora soddisfatto dei progetti o cambieresti qualcosa?


Ovviamente tutto! E' passato quasi un anno da quando ho realizzato il primo dei due lavori, e dopo tutto quello che ho imparato quest'anno ovviamente se dovessi iniziare a farli oggi sarebbero molto diversi.

Per il primo lavoro cambierei di sicuro la vegetazione per una questione tecnica e forse lo farò quando avrò un po' di tempo libero. Nel secondo il lighting, ricordiamoci che l'ho fatto in vacanza.

 

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