Data

08 novembre 2023

Il Design si mette al servizio della divulgazione scientifica, in una chiave del tutto inedita. Per i 100 anni del Consiglio Nazionale delle Ricerche (nato nel 1923) IED realizza un modello in scala 1 a 10 milioni del virus HIV.

Sta per essere presentata presso la sede milanese del CNR in via Corti 12 (Area della Ricerca Milano 1) l'installazione divulgativa e partecipativa che rientra negli eventi per il centenario della Fondazione del CNR, che vede il contributo attivo di IED, attraverso il suo Centro Ricerche.

I visitatori vengono accompagnati in un mondo a scala eccezionale – 1 a 10 milioni - tale da poter osservare e toccare con mano un virus, quello dell'HIV, da molto vicino. L’esperienza è resa possibile attraverso un modello tridimensionale fisico interattivo realizzato appositamente nei laboratori IED, che rappresenta e racconta il funzionamento del virus nelle sue parti costituenti (proteine, membrana e altre molecole).

IL MODELLO

Ingrandito di 10 milioni di volte, il modello del virus ha un diametro di circa 120 cm ed è realizzato con parti in stampa 3d a polimeri e parti realizzate con colture di micelio; il loro assemblaggio e il loro rivestimento è affidato a gelatine naturali, e il modello è dotato di sensori per generare eventi sonori e visivi in interazione con il pubblico. 

Per progettare e realizzare l’installazione è stato selezionato un team multidisciplinare di 16 studentesse e studenti delle scuole di Arti Visive e Design, appartenenti ai corsi di Product Design, Sound Design e Media Design. Il team è guidato da due tutor IED - Paolo Solcia e Luca Prandoni, insieme agli Alumni e producer Davide Gramatica ed Elia Vergnani, - con il coordinamento di Jole Lombardini e sotto la supervisione scientifica di Monica Zoppè, biologa e ricercatrice presso l'Istituto di Biofisica del CNR.

Data la natura squisitamente sperimentale e l’impredittibilità dei risultati, le fasi della ricerca e della realizzazione sono state documentate per valorizzare la dimensione di ricerca che si sviluppa anche nelle fasi di realizzazione del modello di un “oggetto” che si conosce, ma dove il fattore di scala implica una necessaria riprogettazione.

Il progetto è il punto di partenza per una seconda fase di ricerca sulle intelligenze e i processi di autodeterminazione della forma e delle soluzioni nell’ambito dei virus, e saranno organizzati gruppi di lavoro, incontri didattici e ricerche di studenti: un importante confronto tra il mondo scientifico dell’osservazione e quello della creatività e del Design, apparentemente lontani, ma con punti di contatto sorprendenti. Spunto di partenza è l’intelligenza di un virus, l’entità biologica più “semplice” e piccola, che sa trovare il design più efficace per vivere.

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