Data

23 giugno 2025

Le migliori collezioni dei diplomati IED Moda in dialogo con HUMANAE, l'installazione interattiva di MACHINEZERO, all'interno del Festival della Visione.

Il 3 luglio in passerella le creazioni delle diplomande e dei diplomandi in Fashion Design e Design del Gioiello in uno degli scenari più iconici della città: il Gazometro Ostiense. 
Un evento inserito nel programma ufficiale dell’ottava edizione di Videocittà - il Festival della Visione e della Cultura Digitale ideato da Francesco Rutelli e diretto da Francesco Dobrovich - che dal 3 al 6 luglio trasformerà nuovamente la più vasta area di archeologia industriale d’Europa 
in una piattaforma dedicata all’immagine in movimento, alla sperimentazione visiva e ai linguaggi tecnologici emergenti.

In questo scenario potente e contemporaneo, il fashion show di IED Roma si configura come un dispositivo narrativo capace di interpretare la complessità del presente, in dialogo diretto con Humanae, l’installazione interattiva ideata dal duo creativo MACHINEZERO - Enrico Forghieri e Lorenzo Cordioli - da cui prende anche il nome. Humanae è prodotta in collaborazione con l’Hub Culturale di Valmontone, supportata da DiSCo Lazio e curata da Michele Lotti per Videocittà. L’opera, ispirata agli interni affrescati di Palazzo Doria Pamphilj a Valmontone, ne reinterpreta gli elementi naturali attraverso una struttura visiva digitale che evolve in tempo reale. Durante la sfilata, modelle e modelli attraverseranno questa architettura immersiva, generando un’interazione costante tra abiti, corpi e immagini. Il tema scelto, Humanae, dal latino “dell’umanità”, apre inoltre a una riflessione sulla soggettività e l’appartenenza, ponendo al centro la relazione tra individuo, tecnologia e ambiente. Ogni interazione, anche la più minima, genera una forma, un contenuto, un frammento. All’interno di questa rete di stimoli, la moda si fa linguaggio sensibile e collettivo: costruzione dell’identità, gesto espressivo, forma di esposizione.

Tra i progetti in passerella, NUANCHES, la collezione di Nicholas Franceschi, ispirata alla metropoli, intesa come luogo simbolico in cui visioni diverse si incontrano e generano nuove forme di espressione, TECHE, una ricerca intima e concettuale di Umberto Fenicchia sull’atto del vestirsi come gesto di protezione e di esposizione, un'indagine sul corpo come involucro identitario, luogo di memorie, sogni e fragilità e ancora la collezione di Martina Mattiaccio, ispirata alle costellazioni familiari di Bert Hellinger, alla Body Art di Gina Pane e all’arte manierista che trasforma il linguaggio della moda in un atto visivo di denuncia, rottura e rivelazione.


Tra le iniziative dell’Istituto al Festival anche Heliopolis, un videomapping giocabile che unisce arte digitale, retrogaming e interazione del pubblico, realizzato dagli studenti di CG Animation e Sound Design, coordinati da Lorenzo Raffi.

Ingresso alla sfilata solo su invito.

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