Data

15 aprile 2024

Il project management è una competenza fondamentale per garantire il successo dei progetti, assicurando il raggiungimento dell’obiettivo secondo tempi e budget prefissati.

Dalla moda al design, fino alla comunicazione, la capacità di pianificare, coordinare e controllare le diverse fasi di un progetto è fondamentale per trasformare la strategia in risultati concreti.

Un Project Manager competente non si limita a padroneggiare strumenti e metodologie: possiede una visione strategica, sa prendere decisioni in contesti complessi, guida il team e affronta le criticità con un approccio orientato alla soluzione. Per sviluppare queste competenze trasversali, una formazione strutturata e aggiornata è essenziale, poiché trasforma la teoria in pratica e fornisce una preparazione completa, capace di adattarsi alle sfide del mondo del lavoro. IED risponde a questa esigenza con percorsi formativi progettati per allinearsi alle richieste attuali, inclusi corsi specifici per il settore fashion, dove il project management diventa uno strumento chiave per coordinare creatività e strategia.

Cos'è il project management?

Il project management è l’insieme di competenze, metodologie e tecniche per organizzare e gestire tutte le risorse e le attività necessarie per raggiungere obiettivi specifici di un progetto. Comprende diverse fasi, dalla definizione degli obiettivi alla pianificazione delle attività, dalla gestione delle risorse al monitoraggio dei progressi, fino alla chiusura del progetto con una valutazione finale. Un elemento cruciale del project management è la gestione del rischio, che prevede l’identificazione e la mitigazione di eventuali problemi che potrebbero compromettere il successo del progetto.

Per quanto riguarda i ruoli, il Project Manager è la figura responsabile della gestione operativa del progetto: definisce il piano, assegna i compiti, gestisce il budget e monitora i progressi. Il Project Leader, invece, si concentra maggiormente sulla leadership del team, motivando i membri, promuovendo la collaborazione e gestendo i conflitti. Spesso queste due figure possono coincidere, ma nelle organizzazioni complesse sono distinte.

Strumenti di project management

Gli strumenti di project management sono fondamentali per una gestione efficace dei progetti. Grazie a queste piattaforme condivise, tutti i membri possono avere sempre sotto controllo attività, scadenze e responsabilità, ottimizzando i tempi di lavoro e riducendo la necessità di call o riunioni di allineamento.

Tra gli strumenti più utilizzati troviamo:

  • Trello. Una piattaforma intuitiva basata su bacheche e schede, che offre una gestione visiva dei task. Ogni attività può essere facilmente suddivisa in liste, permettendo di organizzare il lavoro per fasi, assegnare responsabilità e monitorare il progresso. Ideale per team che preferiscono un’interfaccia semplice e completa, Trello supporta anche l'integrazione con numerose altre applicazioni. Disponibile anche in versione gratuita.
  • Asana. Offre una pianificazione avanzata con timeline interattive, assegnazione dei compiti e resoconti di avanzamento. L’integrazione con l’intelligenza artificiale consente di automatizzare attività ripetitive, suggerire priorità e ottimizzare i flussi di lavoro. In versione gratuita fino a 10 risorse del team.
  • Jira. Uno strumento specializzato per team di sviluppo software, ottimizzato per la gestione agile dei progetti. Jira supporta metodologie come Scrum e Kanban, permettendo di configurare flussi di lavoro personalizzati e monitorare i bug, le release e le attività del team. Consente una prova gratuita per un primo periodo.
  • Microsoft Project. Un software avanzato per la gestione di progetti complessi, che offre funzionalità di pianificazione automatizzata, assegnazione delle attività e gestione delle risorse. Grazie a grafici Gantt interattivi e a strumenti di analisi dei costi, Microsoft Project permette di mantenere il controllo totale sui tempi e sul budget. Il piano base è incluso in Microsoft 365.

Metodologie di project management

Nel project management esistono diverse metodologie, ognuna con caratteristiche specifiche e vantaggi diversi. Alcune seguono una sequenza di fasi ben definita, mentre altre puntano su flessibilità e collaborazione continua. Un bravo Project Manager sa riconoscere quale approccio adottare in base alle esigenze del progetto. Di seguito vediamo i tre metodi più diffusi.

  • Il metodo Waterfall è un approccio sequenziale in cui ogni fase del progetto deve essere completata prima di passare a quella successiva. Questo metodo è particolarmente indicato per progetti con requisiti chiari e stabili, dove il processo di pianificazione è ben definito e semplice da monitorare. Data la scarsa flessibilità, non è consigliato per progetti complessi o in continua evoluzione.
  • Il metodo Scrum suddivide il progetto in cicli, chiamati "sprint", di durata fissa (solitamente da 1 a 4 settimane). Ogni sprint prevede obiettivi chiari, ruoli definiti e incontri giornalieri per monitorare i progressi e risolvere eventuali ostacoli. Questo approccio promuove l'autonomia del team, ma senza una gestione efficace può facilmente diventare caotico.
  • Il metodo Kanban è un approccio visivo basato su bacheche (fisiche o digitali) dove le attività sono suddivise in colonne che rappresentano lo stato di avanzamento (es. "Da fare", "In corso", "Completato"). Facilita la visualizzazione del flusso di lavoro e delle attività e può essere adattato a qualsiasi tipo di progetto. Senza una gestione attiva delle priorità, però, può risultare inefficace, anche a causa dell'assenza di una struttura temporale ben definita.

Pianificazione e sviluppo dei progetti

Per elaborare un piano di sviluppo efficace del progetto, è fondamentale seguire alcune fasi essenziali. Innanzitutto, è necessario definire con chiarezza gli obiettivi e i risultati attesi, in modo da tracciare una direzione precisa. A questo punto, si procede con l’analisi delle risorse disponibili, considerando budget, tempi e competenze del team coinvolto. Successivamente, il progetto viene suddiviso in attività specifiche, accompagnate dalla stesura di una timeline dettagliata con scadenze realistiche. Un altro passaggio cruciale è l’identificazione dei potenziali rischi, con la definizione di strategie adeguate per la loro mitigazione. Infine, si deve predisporre un piano di comunicazione efficace, capace di garantire un flusso costante di informazioni tra tutti i membri del team, facilitando così il monitoraggio e l’adattamento del progetto in ogni fase.

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