Data

09 luglio 2024

Prezioso e raro, come la possibilità che due sconosciuti si incontrino. È "0,....1 Infinitesimal" il titolo della mostra graduate di Gioiello che celebra l'unione, quella spinta comune tra esseri umani, che passa attraverso il Design. 10 e 11 luglio in Archivio Viafarini (Fabbrica del Vapore). Ingresso gratuito.

Quante possibilità ci sono che due individui sconosciuti si incontrino? Le statistiche stimano che nell'arco di una vita una persona si imbatterà in media in circa 80.000 individui: poiché sulla Terra ci sono 8 miliardi di persone, le probabilità che due persone si incontrino sono pari a 0,00001. Da qui il senso prezioso che viene dal fatto che undici sconosciuti, provenienti da diverse parti del mondo, si siano incontrati in IED Milano grazie a un fattore comune, il Jewelry Design.

È questa la riflessione di base dei 9 giovani protagonisti della mostra 0,0....1 Infinitesimal che celebra, alla Fabbrica del Vapore (spazio Archivio Viafarini) i progetti di tesi (e dunque di fine triennio) degli studenti e delle studentesse di Jewelry Design IED Milano.

9 le collezioni di tesi in mostra, ammirabili mercoledì 10 luglio dalle 18 alle 21 e giovedì 11 luglio dalle 11 alle 18 nel segno di un "manifesto" condiviso dagli 11 designer: "All'inizio si potrebbe pensare che le nostre opere siano molto diverse. Tuttavia, se si scava in profondità nei nostri mondi interiori, si possono scoprire le loro somiglianze e il profondo legame che le unisce. È la stessa scintilla, la stessa intenzione che accende la nostra creatività. Il profondo bisogno di comprendere il mondo che ci circonda e di cercare un significato e uno scopo, un profondo bisogno umano. Che sia attraverso le relazioni, la spiritualità, l'attivismo, la conoscenza o le imprese personali (tutti temi che si possono trovare qui), condividiamo questa spinta comune come esseri umani. Ed è attraverso i nostri gioielli, ognuno nel suo modo personale, che la esprimiamo".

I protagonisti e le opere della mostra di Jewelry Design

Xu Tong (Cina) espone la collezione Footpath - Chinese Terrace in rame, rodio nero e smalto a freddo; gli scarti di molle in bronzo, l'oro e la gommalacca da riuso sono invece la base della collezione Closing the loop, di Paola Cavallier; Giulia Calzaretti presenta Cura - The mechanism of understanding others in seta e argento 925; lo stesso metallo, insieme all'alluminio, è alla base della collazione Embryo di Mel Oceane Dario (Francia); Els Op De Beeck (Paesi Bassi) è invece autrice della collezione Bare in pizzo ogura (asarakusui), carta, rame, sterling silver orzo, colla; Naishee Shah (India) presenta Panacea, progetto ineramente realizzato in cristalli di rame coltivati; Kadov in polyhedral è la collezione di Miryam Paparazzo, che ha lavorato con lo Shibuichi (lega giapponese di rame e argento) e fili d'acciaio inossidabile; Louis Frederick Kutyla (USA) è autore di Exquisite corpse, progetto in alluminio, argento, acciaio inossidabile, tormalina, zirconia cubica, zaffiro viola, ametista, granato; il filo di rame compone ifine la collezione Istoki, di Aleksandra Leroy (Russia).

Per scoprire i concept di tutte le collezioni, scarica il flyer della mostra.

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