Il Gaming sta dimostrando di non essere una mera bolla destinata a sgonfiarsi in fretta, ma un trend in crescita in grado di offrire nuove opportunità e nuovi scenari per i brand che sfruttano questo settore per veicolare i propri valori.
Data
14 dicembre 2022
Il Gaming sta dimostrando di non essere una mera bolla destinata a sgonfiarsi in fretta, ma un trend in crescita in grado di offrire nuove opportunità e nuovi scenari per i brand che sfruttano questo settore per veicolare i propri valori.
Abbiamo intervistato Luca Della Dora, Innovation Director di We Are Social e coordinatore del corso di Formazione Continua in Gaming Marketing: gamification and social gaming di IED Milano, per comprendere quali sono le diverse possibilità per chi vuole investire nel gaming.
Perché tutto questo interesse intorno al mondo del gaming? E che volume di investimenti sta muovendo in questo momento?
Le persone coinvolte in questi nuovi spazi - che in realtà non sono del tutto nuovi, dato che i videogiochi esistono da molto prima dei social e di Internet - sono circa 3 miliardi a livello globale, con una crescita, prevista anno su anno, di più del 5%.
Non dobbiamo più pensare al classico stereotipo del gamer: il gaming oggi coinvolge tutti, anche chi interagisce semplicemente con i giochi dello smartphone.
Nell’ultimo anno questo settore ha avuto un’ulteriore crescita esponenziale e di conseguenza anche gli investimenti sono cresciuti: nel gaming vengono impiegati più soldi che nel cinema e nella musica considerati nel loro insieme.
Quali sono le opportunità che aziende o brand possono trovare sulle piattaforme di gaming?
Il Gaming è la più grande piattaforma social che esista. Durante la pandemia, le persone, costrette a passare molto tempo in casa, hanno cercato dei modi diversi di intrattenersi: i videogiochi sono diventati spesso un sostituto delle tradizionali piattaforme social, luoghi in cui la gente cerca di socializzare.
I gamers inoltre, a differenza dei fruitori dei social network, prestano molta attenzione a quello accade nella piattaforma: mentre su Facebook o Instagram la soglia d'attenzione è di pochi decimi di secondo per ogni contenuto, quando si gioca la concentrazione è molto più elevata e questo rappresenta un’opportunità per i brand, che possono creare delle esperienze di gioco adatte alla loro audience oppure calarsi all'interno del gioco insieme ad altri giocatori.
Quali sono le skills necessarie per affrontare questi nuovi orizzonti nel mondo della comunicazione e del marketing?
Il livello delle competenze dipende molto dal ruolo che il professionista andrà a ricoprire in agenzia: le varie mansioni di questo settore devono essere distribuite su diverse figure. I creativi devono conoscere questo mondo e saper affrontare un brief assegnato dal cliente proprio dal punto di vista creativo; così come gli Account e gli Strategist devono conoscere questo ambito e poi declinarlo nel loro lavoro.
La unit nata in We Are Social è stata creata con questa intenzione: è una unit orizzontale con l’obiettivo di rendere i colleghi di tutti i reparti aggiornati e in grado di conoscere le opportunità di queste piattaforme e quindi rispondere in maniera efficace alle richieste dei clienti.
Apprendi come leggere le sfumature di questi nuovi e coinvolgenti scenari e diventa un valore aggiunto per i tuoi clienti, seguendo il corso in Gaming Marketing: gamification and social gaming, in partenza a febbraio e fruibile in modalità online (live streaming).