La moda come linguaggio di cambiamento: gli studenti di Fashion Design portano in passerella il concetto di Transizione, trasformando i Murazzi del Po in una scenografia urbana e simbolica.
Data
23 maggio 2025
La moda come linguaggio di cambiamento: gli studenti di Fashion Design portano in passerella il concetto di Transizione, trasformando i Murazzi del Po in una scenografia urbana e simbolica.
I Murazzi del Po, storico cuore pulsante della vita notturna torinese, sono la suggestiva passerella dei progetti di tesi degli studenti del corso triennale in Fashion Design di IED Torino, A.A. 2022-2023. Un luogo iconico e carico di memoria, tempio della notte e rifugio di creatività senza confini, che accoglie le collezioni nate attorno al tema della Transizione.
Questa parola chiave, che ha guidato il lavoro degli studenti sotto la direzione della coordinatrice Alessandra Montanaro, è stata interpretata come conoscenza, immaginazione e responsabilità nel saper affrontare e guidare il cambiamento. La natura stessa insegna il valore del movimento e del mutamento, e i designer in erba hanno tradotto questa lezione in abiti che sfuggono all’ovvio per generare visioni nuove, sfidare le norme, e trasformare il coraggio in arte.
Il risultato è il fashion film d’autore Passaggi urbani, realizzato da studio Comodo64 e PuntoRec e diretto dal regista e fotografo di moda Ivan Cazzola, che ha affiancato i ragazzi in questo percorso. Le immagini della sfilata sono accompagnate dalla musica urban suonata dal vivo da Max Casacci, in un dialogo vibrante tra moda, suono e spazio urbano.
Ogni collezione è un racconto personale, una diversa visione della Transizione: c’è chi ha riflettuto sull’ibridazione tra essere umano e altre specie, dando nuova vita a una pelle dimenticata da oltre dodici anni in un magazzino, e ispirandosi ai gargoil. Chi ha indagato il potere simbolico delle divise militari, vere e proprie corazze di memoria, identità e appartenenza. C’è chi ha trovato stimolo nelle opere di artiste visionarie come Giosetta Fioroni, Niki de Saint Phalle ed Erwin Wurm. E chi ha esplorato il passaggio tra luce e oscurità, fisico e metaforico, come momento cardine di trasformazione.
Coltivare il cambiamento significa dare al design un valore culturale e politico, capace di superare la semplice funzionalità e di diventare linguaggio autentico e democratico. È questo il messaggio che emerge con forza dalle creazioni degli studenti, veri e propri atti di resistenza poetica, capaci di immaginare l’impossibile per eliminare l’inaccettabile e trasformare la propria vita in una testimonianza di passione.
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Credits:
I progetti di Fashion Design sono stati realizzati da: Sara Andorno, Annarita Biava, Helèna Bortone, Chiara Bossio, Elisa Carluccio, Daria Gastaldi, Hasna El Haiba, Riccardo Lerda, Sandro Russo, Riccardo Puglisi
Coordinamento del Corso Triennale in Fashion Design: Alessandra Montanaro
Coordinamento del Progetto di Tesi: Alessandra Montanaro, Alessandro Turci, Riccardo Terzo, Ivan Cazzola, Ilaria Turchetti, Gianpiero Capitani, Luca Palazzo
Video realizzato da: Comodo64, PuntoRec
Diretto da: Ivan Cazzola
Direttore della Fotografia: Mattia Bonanno
Responsabili di produzione: Mattia Boero, Andrea Fusco
Operatori video: Riccardo Baratella, Leonardo Bruzzese, Alice Falco, Mario Ruggiero
Operatore drone: Giorgio Blanco
Editing e Montaggio video: Emanuele Mercadante, Luca La Piana
Brani originali: Massimiliano Casacci
Sound Design: Luca La Piana
Color Grading: Simone Lizza
Stylist: Riccardo Terzo
Fashion Supervisor: Alessandra Montanaro
Gaffer: Valeria Gabbi, Antonio Pio Roseti
Casting: Comodo64
Sponsor Tecnici: Maeba International, Berto
Si ringrazia: Film Commission Torino Piemonte, EDIT Porto Urbano