Data

09 luglio 2018

Un viaggio inclusivo esplorando le dualità dell'arte, trasformando il Museo Archeologico Paolo Giovio in un centro culturale e sociale.

Il 16 e 17 giugno si è tenuta, negli spazi del Museo Archeologico Paolo Giovio di Como, la terza edizione del SIDE festival. IED Como - Accademia Aldo Galli ha dato il suo apporto, un apporto all’insegna della moda, uno dei temi affrontati quest’anno nell’ambito della manifestazione.

SIDE Festival è un viaggio inclusivo nel mondo dell’arte che esplora la dualità fra le opere. Per l’occasione il Museo Archeologico Paolo Giovio si è trasformato, divenendo un centro culturale, e perché no, sociale, dove si sono susseguite per due giorni, il 16 e 17 giugno 2018, letture, esposizioni artistiche, workshop, performance e ambientazioni sonore, con l’obiettivo di creare un network culturale e sociale.

SIDE festival è infatti un network. Network di esperienze, network di idee. Il SIDE non è soltanto una vetrina, ma un progetto in continua evoluzione, grazie al quale prospettive varie e inedite possono trovare un punto d’incontro. La manifestazione contribuisce a mettere in dialogo con la modernità uno spazio poco frequentato quale è quello del Museo Archeologico Paolo Giovio, ponendolo sotto una luce differente.

IED Como - Accademia Aldo Galli è tra le realtà di questo network, e non poteva essere diversamente visto che rappresenta un'istituzione di eccellenza nel panorama dell’alta formazione ed è una scuola di Design, Moda, Arte e Restauro.

Il tema della terza edizione del SIDE festival è stato Hardcore/Softcore, da IED Como interpretato attraverso due collezioni di moda e un laboratorio interattivo di realtà virtuale.

La novità di quest’ultima edizione è stata proprio la moda, un tema rimasto finora inesplorato. Durante l’evento si sono svolte sfilate a cadenza oraria per presentare Ancien régime, collezione di Enrica Cesare all’insegna del Rococò modernizzato (tema softcore), e Redestruction di Annalisa Tedde, un incontro fra sofisticato e streetwear, Oriente e Occidente (tema hardcore).

Ci siamo inoltre fatti una domanda. Può qualcosa di virtuale (soft) diventare reale (hard)?

Abbiamo quindi invitato i visitatori a partecipare a un contest che ha permesso loro di trasformarsi in artigiani digitali: sotto la guida di Francesco Pusterla (coordinatore dei corsi di Furniture Design) e degli studenti dell'accademia hanno disegnato dei vasi tridimensionali utilizzando visori di realtà virtuale. I lavori sono poi stati salvati in una galleria virtuale e quelli che durante il weekend hanno ottenuto più “like” sono stati stampati in 3D nel fab lab di Accademia Aldo Galli.

Tra gli artisti era presente anche Massimiliano Mazza, studente del corso di Arti Visive, il cui lavoro di street art è stato selezionato durante il contest “Chiamata alle Arti”, che viene lanciato durante ogni edizione del SIDE festival.

L’opera di Massimiliano cerca di creare un ponte tra due mondi apparentemente simili ma in realtà del tutto diversi, il writing puro e la street art. I supporti, cartelli stradali prelevati direttamente dall’ambiente urbano, sono stati dipinti con tecniche artistiche in parte derivanti dal writing e in parte dall’arte di strada, utilizzando colori vivaci e intensi abbinati a un intreccio di forme e figure geometriche.

Autore: Michele Mandaglio

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