La moda e il saper fare italiani incontrano la storia millenaria della Mesopotamia - culla della civiltà - e la tradizione tessile dell’Anatolia in un progetto italo-turco di cultura e design. Si tratta del contest creativo Enheduanna FWC – Fashion Women Culture. Il know-how italiano nel design e nella moda ha guidato infatti la creatività dei 18 studenti turchi provenienti da diverse scuole e università selezionati in base a una call lanciata da IED.
Con il mentoring di Giovanni Ottonello, Art Director IED, e dalla docente IED Francis Venneri, i giovani e le giovani designer hanno lavorato all’ideazione e produzione di 18 outfit pensati per 12 donne turche e ispirati alla cultura, agli abiti e alle tradizioni mesopotamiche, utilizzando tessuti locali provenienti da più di 30 aree geografiche della Turchia. I risultati sono stati presentati nella sfilata appena svoltasi in una cornice scenografica naturale di grande impatto, il Karanlik Kanyon (Dark Canyon).
L'ispirazione per il contest ENHEDUANNA
Figura centrale degli abiti creati è la donna della Mesopotamia con i suoi codici estetici, tramandati grazie a sculture, bassorilievi e reperti archeologici. Per i partecipanti, infatti, il contest è stato una straordinaria occasione di confrontarsi con il proprio passato e le proprie tradizioni, unendoli al know how di un altro Paese, l’Italia, per trovare in un abito, un ricamo, un tessuto, una forma, la sintesi tra questi due mondi apparentemente lontani. Filo conduttore una domanda di base: quale sia il valore del Made in Italy oggi nella percezione di un gruppo di talentuosi creativi turchi.
I partecipanti hanno studiato la nascita e l’evoluzione del Made in Italy andando alla ricerca, nella storia della moda italiana, anche di quegli elementi riconducibili a brand noti a livello internazionale: negli abiti creati si potranno riconoscere aspetti come la femminilità esasperata o i tagli semplici anni sessanta, stampe e decori floreali, l'uso del denim e del tessuto tinto lasciato libero di coprire il corpo in un effetto moulage, ma anche il costume teatrale famoso nel mondo.
Fondamentale la collaborazione con le tessiture turche, in particolar modo con Taypa Tekstil: la produzione degli abiti disegnati dai 20 finalisti è stata realizzata presso il Tayeks Design Centre, che sostiene processi produttivi innovativi e creativi. A formare i designer sui tessuti impiegati è stato lo stilista Firat Neziroglu, fondatore della Rete Tessile Anatolica e artista della tessitura, membro della giuria del contest insieme a Özlem Erkan, stilista, e Zeynep Öcal Özcan, formatrice.
Presto la designazione del vincitore, che si aggiudica un percorso formativo intensivo di due settimane sul Textile Design, in programma a luglio presso l'Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como che dal 2010 fa parte del Gruppo IED. Inoltre, ai primi due designer classificati saranno offerte opportunità di stage estivo nell'ambito del Taypa Textile Special Award.
Il contest creativo è stato lanciato da IED nell’ambito del più ampio progetto organizzato e curato dalla direttrice di ADDU Tasarim (All-in Design & Development Union), la professoressa Pinar Sipahi, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, del Turkey Design Council, dell’Università Bahçeşehir, di Studio Fırat Neziroğlu e Tayeks Tekstil.