Data

15 novembre 2018

70 anni di poster della SVA di New York esposti per la prima volta in Italia, in una mostra che suscita riflessioni sulle relazioni tra grafica, politica e sensibilità sociale, e che rafforza il legame tra IED e la scena creativa statunitense.

Presso IED Milano apre la prima esposizione italiana della mostra itinerante di poster dalla SVA - School of Visual Arts di New York, che sono stati esposti nella metropolitana della città statunitense a partire dagli anni Cinquanta.

È approdata per la prima volta in Italia, lo scorso 1˚ ottobre, un’esposizione di 40 poster d’arte grafica – una selezione di opere che sta facendo il giro del mondo dopo aver catturato anno dopo anno, a partire dal 1947, l’attenzione dei passanti della rete metropolitana di New York, suscitando la loro reazione. I poster possono essere osservati presso IED Milano, nel cortile di via Sciesa, sede IED apripista per la mostra “Underground Images: School of Visual Arts Subway Posters, 1947 to the Present” che prosegue poi il suo viaggio nelle sedi di IED Roma, IED Torino e che terminerà il suo road show italiano a IED Firenze, dal 19 al 30 novembre.

I 40 poster in mostra sono solo una selezione di esemplari delle 63 serie prodotte negli anni, tra il 1947 e oggi, per la prestigiosa SVA - School of Visual Arts di New York, come strategia di marketing per attrarre nuovi studenti. Un modo diverso, senza dubbio non convenzionale, di promuovere una scuola e i suoi talenti, di fare marketing della formazione, che ha toccato spesso temi di grande rilevanza e sensibilità sociale, esprimendo anche posizioni e pareri particolari.

Proprio per questo, e non solo per raccontare una storia di arte grafica che dura da oltre 70 anni, l’inaugurazione della mostra in IED Milano è stata occasione per tenere una tavola rotonda, che ha toccato anche il delicato tema delle relazioni tra grafica e politica. Moderati da Carlo Branzaglia – coordinatore scientifico della Scuola Postgraduate IED Milano – e con la partecipazione dell’artista e fotografo Silvio Wolf e del designer Riccardo Mannelli, sono intervenuti Beth Kleber (archivista di SVA Galleries), che ha tenuto una lecture introduttiva dedicata alle immagini underground attraverso una prospettiva storica, e Francis Di Tommaso, direttore di SVA Galleries, impegnato al momento proprio in una mostra dal taglio politico (“Art As Witness: Political Graphics 2016-2018”). Accanto a loro si sono avvicendati oratori di assoluto rilievo nel panorama internazionale del graphic design e dell’illustrazione di stampo anche satirico, come Steven Heller e Steve Brodner.

È con nomi di questo calibro – e con quelli di maestri e artisti leggendari quali Ivan ChermayeffMilton Glaser e George Tscherny – che a partire dalla metà degli anni Cinquanta SVA è sbarcata nelle gallerie della metropolitana di New York, con una scelta di marketing avanguardistica volta ad attirare nuovi studenti, una scelta che ha permesso di regalare a New York opere simbolo di espressione artistica coraggiosa, poster diventati in qualche modo inseparabili dalla città stessa.

Con il loro arrivo tra i cortili animati dagli studenti IED e con la comune vocazione alla formazione di giovani in ambito creativo, il ponte tra New York e l’Italia viene decisamente rinforzato.

Autore: Filippo Nardozza

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