Alexander Girard: esplorare l'universo creativo di un designer poliedrico tra arti popolari e visioni immaginarie, attraverso un viaggio tra le sue opere, collaborazioni e collezioni personali.
Data
24 giugno 2016
Alexander Girard: esplorare l'universo creativo di un designer poliedrico tra arti popolari e visioni immaginarie, attraverso un viaggio tra le sue opere, collaborazioni e collezioni personali.
Una bella mostra al Vitra Design Museum di Weil am Rhein racconta le gesta, i lavori, la vita di un gioioso creatore: Alexander Girard.
Un mondo immaginario, la Repubblica di Fife, parte dell’impero di Celestia, composto da echi di città diverse – Firenze, Londra, New York, Santa Fe – colorato e organizzato (ci sono monete, francobolli, alfabeto), sintetizza la poetica di Alexander Girard, nato negli Stati Uniti, vissuto tra l’Europa e l’America.
Una vita di passione creativa espressa quotidianamente tra architettura, interior design, textile design con un comune denominatore, una ricerca costante (lo farà fino alla morte nel 1993) sull’arte popolare.
Collaborazioni con aziende, progetti d’interni per facoltosi privati, organizzazioni e curatele di mostre e una passione ininterrotta per la raccolta di oggetti, tessuti, decori e soprattutto giocattoli provenienti da tutto il mondo sono le attività che sempre hanno impegnato il progettista italo-americano. Anche se le sue radici si trovano un po’ ovunque, per origini famigliari e per elezione personale.
L’esposizione Alexander Girard. A Designer’s Universe, curata da Jochen Eisenbrand e allestita su progetto dello studio Raw Edges, ne ripercorre la vita cronologicamente, per momenti di svolta, per esempi concreti; cerca di usare chiavi di lettura differenti per schizzare un profilo quanto più possibile veritiero e in grado di riprodurre il senso di gioia che permea tutto il suo lavoro. Senza sembrare banali ché questa gioia è saldamente ancorata su studi seri e approfonditi, poetici, ma anche scientifici e metodici.
Quattro le sale tematiche, da una sintesi biografica alla esposizione di una parte della smisurata collezione di oggetti della cultura popolare (artigianato tradizionale, iconografia popolare, decorativismo primitivo) che Girard ha raccolto per tutta la sua vita. Una fonte per lui di ispirazione, una testimonianza materiale della sua poetica caratterizzata da spontaneità, freschezza, passionalità e una certa elementarità, il contesto in cui seleziona alcuni ritmi compositivi simmetrici e ripetuti che applicherà alla decorazione.
Un dovuto approfondimento è dedicato al suo lavoro nel design tessile. Proprio dalla sua sensibilità per le espressioni folkloristiche nasce la ricerca di pattern (motivi vegetali, tipografici o semplici forme geometriche) e di tecniche diverse (collage, ritagli di carta, stampi). Attività che lo porterà a ricoprire il ruolo direttore dell’ufficio tessile della Herman Miller nel 1951, lanciare la prima collezione disegnata nel 1952 e aprire, nel 1960 sempre per il marchio americano, un negozio di tessuti e oggetti a New York.
Una sala è poi allestita – tra video, fotografie, riproduzioni in scala 1:1, oggetti e documenti – intorno ad alcuni esempi del suo lavoro: la Miller House a Columbus, la sua casa a Santa Fe (dove visse con la famiglia dal 1953 alla morte), i ristornati La fonda Del Sol e L’Etoile di New York fino all’immagine coordinata, un branding ante litteram, per la Braniff International Airways, compresa di divise delle hostess firmate Emilio Pucci!
E passando tra tutti questi oggetti, arredi, tessuti, foto, documenti, libri, video si ha netta la sensazione di attraversare una vita piena di bellezza, piacere e gioia creativa.
Alexander Girard. A Designer’s Universe
12 marzo 2016 – 29 gennaio 2017
Vitra Design Museum
Charles-Eames-Str. 2
D-79576 Weil am Rhein
tel. +49 7621 7023200
www.design-museum.de
info@design-museum.de
BIOGRAFIA – Diletta Toniolo
Diletta Toniolo ha da sempre coltivato la passione per il design che oggi insegna in corsi di storia e in laboratori di ricerca sulle tendenze contemporanee e promuove tramite l’attività giornalistica – collaborazioni tra gli altri con bOx International Trade, Domus, Bravacasa, Arketipo, Ottagono, il Mattino, Sky Alice, 24 Ore Television, Radio 24 – e la curatela di mostre ed eventi.
Dal 2001 collabora con IED come docente: ha tenuto corsi di Fenomenologia delle Arti Contemporanee, Storia del Design, Salone Experience, Interior e Product Design, oltre a diversi workshop. Da qualche anno è IED Ambassador, portando l’esperienza e la professionalità IED in giro per il mondo.
Tra le sue varie pubblicazioni: il libro Capolavori del design italiano, La storia del design italiano attraverso l’opera dei suoi progettisti, Edizioni White Star a cura di design.doc, oltre a collaborare come editor per la free press Tortona Around Design Journal durante la settimana del design milanese.