Data

04 giugno 2025

La natura intreccia il design. Il Festival des Cabanes accoglie quest’anno un lavoro frutto della collaborazione tra IED Roma Design e Atelier Mare. Un progetto di architettura temporanea costruito con materiali vegetali raccolti lungo il Tevere

Un materiale dimenticato al centro di un progetto architettonico. Una pianta invasiva, raccolta lungo un fiume urbano, diventa spazio abitabile.

Si chiama Arundo, ed è il progetto che l’Istituto Europeo di Design di Roma, in collaborazione con Atelier MARE - associazione multidisciplinare attiva tra arte, architettura e paesaggio - presenta all’edizione 2025 del Festival des Cabanes, la manifestazione promossa da Villa Medici che torna in città dal 5 giugno con una serie di installazioni effimere dedicate al tema dell’abitare. Il festival coinvolge architetti, artisti e studenti nella realizzazione di capanne temporanee: strutture leggere e accessibili, pensate per esplorare nuove relazioni tra spazio costruito, ecologia e immaginazione collettiva.

Tra queste, Arundo prende forma a partire dalla canna domestica (Arundo Donax), pianta erbacea spontanea e resistente, largamente presente lungo i corsi d’acqua mediterranei. Raccolta manualmente sulle sponde del Tevere, la canna è stata trasformata in elementi costruttivi attraverso tecniche artigianali di taglio, spaccatura e intreccio. Il risultato è una capanna attraversabile, leggera, porosa, in grado di modulare luce e ombra, movimento e suono. 

Il progetto è frutto della collaborazione tra Atelier MARE e le studentesse e gli studenti del terzo anno del corso di Interior Design IED Roma, coinvolti nella realizzazione della struttura nell’ambito del laboratorio di tesi Take Me to the River, sviluppato in dialogo con la Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa. Il percorso didattico ha offerto agli studenti un’esperienza concreta di lavoro sul campo, a contatto diretto con il paesaggio fluviale e con un materiale vivo, tradizionale ma ancora aperto alla sperimentazione.

Arundo propone una riflessione sul potenziale architettonico di risorse locali spesso ignorate, mettendo in relazione pratiche costruttive manuali, attenzione ecologica e progettazione contemporanea. Una forma minima, costruita con ciò che il territorio offre, capace di restituire senso e presenza a materiali esclusi dai processi industriali.

Tutte le info sul festival QUI

 

COSA: Festival des Cabanes

QUANDO: Dal 5 giugno 2025

DOVE: Roma – Villa Medici

 

Immagine: capanna Arundo, @Daniele Molajoli, Atelier Mare

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