Comunicazione Pubblica e Creatività: Come Superare i Limiti e Innovare il Settore - IED Roma

Data

08 aprile 2025

Un confronto tra istituzioni e agenzie per ripensare il futuro della comunicazione pubblica

Come può la comunicazione istituzionale diventare più creativa ed efficace senza perdere la sua autorevolezza? Quali strategie di comunicazione integrata possono aiutare le istituzioni a dialogare in modo più diretto e coinvolgente con i cittadini, sfruttando i nuovi media, le piattaforme digitali, il visual storytelling e strumenti innovativi come l'intelligenza artificiale?

Queste sono alcune delle domande affrontate durante l’incontro “Comunicazione Pubblica e Creatività”, organizzato nell’ambito del corso Triennale in Design della Comunicazione di IED Roma, che ha messo a confronto direttori della comunicazione istituzionale, esperti di settore e creativi delle agenzie. Un dibattito che ha evidenziato la necessità di un nuovo approccio alla comunicazione pubblica, uno dei focus del Master in Comunicazione. Strategie Non Convenzionali, che prepara i professionisti del futuro a interpretare e trasformare il settore.

Comunicazione istituzionale vs. comunicazione privata: quali sono le differenze?

La comunicazione pubblica e quella privata rispondono a logiche diverse. Se nel settore privato il tono di voce può essere più provocatorio o ironico per attirare l’attenzione del pubblico e costruire un legame immediato attraverso tecniche di storytelling coinvolgente, nella comunicazione istituzionale il linguaggio tende a essere più formale e prudente, ponendo l'accento su chiarezza, affidabilità e rappresentatività.

"Nella comunicazione istituzionale, a differenza del privato, chi lavora a una campagna spesso non ha modo di confrontarsi direttamente con l’interlocutore. Questo rende più difficile calibrare il tono e comprendere a fondo le reali aspettative, portando a un approccio necessariamente più prudente."
Mimmo di Lorenzo - Direttore Creativo di The Washing Machine Italia

A questo si aggiunge un altro elemento chiave: mentre un’azienda privata è responsabile della propria comunicazione e delle critiche che può ricevere, un’istituzione è, per sua natura, di tutti.

"Il cittadino si sente più legittimato a criticare qualsiasi campagna o scelta comunicativa di un’istituzione, perché rappresenta un interesse collettivo. Questo rende il processo molto più complesso rispetto al privato, dove il brand ha piena responsabilità delle proprie strategie."
Pierluca Tagariello – Direttore della Comunicazione Istituzionale del Comune di Roma

Creatività e comunicazione pubblica: è possibile innovare?

Sebbene la comunicazione istituzionale sia vincolata da regole e aspettative diverse rispetto a quella commerciale, questo non significa che non possa evolversi e innovare.

"Mettere insieme creatività e comunicazione pubblica significa migliorare il modo in cui vengono trasmessi messaggi fondamentali, come quelli per la salute pubblica. Un confronto come questo è utile per costruire nuovi linguaggi e metodi più efficaci."
Sergio Iavicoli – Direttore Generale della Comunicazione del Ministero della Salute


Innovare significa anche adattare strumenti creativi alle esigenze di servizio pubblico. Un elemento chiave di questa trasformazione è il coinvolgimento delle nuove generazioni, che possiedono una visione più fluida e naturale dei linguaggi digitali, della gestione dei social media e delle strategie di engagement basate su contenuti multicanale e storytelling visivo. La loro sensibilità verso i nuovi media e le piattaforme digitali rappresenta un'opportunità concreta per rendere la comunicazione pubblica più dinamica, inclusiva e contemporanea.

"Le amministrazioni pubbliche devono parlare a tutti, ma per farlo al meglio è fondamentale includere il punto di vista dei giovani, sia nei messaggi che nei metodi."
Alessandra De Marco – Direttore Ufficio per l'Informazione e la Comunicazione Istituzionale della Presidenza del Consiglio

Un ponte tra istituzioni e creatività

L’evento ha confermato la necessità di un confronto continuo tra istituzioni, mondo della comunicazione e ambito della formazione per creare strategie efficaci e contemporanee.
In uno scenario in cui strumenti come il guerrilla marketing e la content creation ridefiniscono continuamente i linguaggi e le modalità di relazione con il pubblico, anche le istituzioni sono chiamate a innovare i propri approcci. 

"Abbiamo messo intorno a un tavolo il mondo delle agenzie e quello delle amministrazioni. Capire cosa non funziona è il primo passo per portare innovazione e qualità nel settore."
Andrea Natella, Coordinatore del master Comunicazione. Strategie non convenzionali

Il Master in Comunicazione. Strategie Non Convenzionali di IED Roma si pone esattamente in questa direzione, formando professionisti in grado di innovare la comunicazione pubblica attraverso nuove strategie e linguaggi.

"Abbiamo creato un dialogo tra chi lavora nella comunicazione pubblica e chi si occupa di creatività nelle agenzie. È stato solo il primo passo di un percorso che vogliamo proseguire."
Lorenzo Terragna, Head of Communication School - IED Roma

Conclusioni: il futuro della comunicazione istituzionale passa dalla creatività

L’evento ha dimostrato come la comunicazione pubblica possa (e debba) innovarsi, trovando un equilibrio tra autorevolezza e creatività. Superare i limiti imposti dalla prudenza istituzionale è possibile, a patto di adottare nuovi strumenti, linguaggi e strategie.

IED Roma, attraverso il suo Master in Comunicazione. Strategie Non Convenzionali, prepara i professionisti di domani a rispondere a questa sfida, offrendo una formazione che unisce analisi, strategia e sperimentazione.

 

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