Data

23 giugno 2025

Nel mese del Pride, studenti e studentesse di IED Roma hanno preso parte a un workshop con le Karma B per ripensare il linguaggio della sessualità. Il murales di Patrizio Anastasi traduce i loro contributi in una riflessione visiva su desiderio, identità e autodeterminazione.

Parole d'ordine: un murales per raccontare la sessualità come linguaggio visivo, inclusivo e collettivo.
Un progetto di arte pubblica che unisce creatività, partecipazione e riflessione sul linguaggio della sessualità. L’esito è un murales visibile nel giardino della sede IED di Testaccio, realizzato dall’artista visivo Patrizio Anastasi.
insieme a venti studenti e studentesse, a partire da un workshop intensivo condotto con le Karma B, performer e attiviste tra le voci più autorevoli della cultura drag italiana.

Partendo dalla domanda “Come parliamo di sessualità?”, il laboratorio ha guidato un percorso di ricerca espressiva sul significato delle parole che raccontano desiderio, identità e appartenenza. Tra i termini emersi: sessualità, libertà, relazioni, empatia, anestesia, pornografia, connessione. Alcuni di essi denunciano una perdita di senso, altri indicano il bisogno di ridefinire il linguaggio in modo più autentico, rispettoso e consapevole.

Il murales traduce visivamente queste riflessioni in un racconto astratto e simbolico. Le forme geometriche, modulari e stratificate evocano un linguaggio in trasformazione. Dall’equilibrio tra figure diverse si passa a una sezione centrale più caotica, dove mani e frammenti corporei rimandano a un corpo smembrato, oggettificato e ricomposto: metafora della sessualità come spazio di negoziazione tra intimità e rappresentazione sociale.

Al centro dell’opera, il disordine apparente lascia emergere un altro tipo di ordine: collettivo, mutevole, soggettivo. Due cerchi pieni, simbolo del Sole e della Luna, richiamano la coesistenza degli opposti, dell’identità maschile e femminile, dell’oro e dell’argento nella simbologia alchemica.

Il murales si conclude con un grande segno arcobaleno, ispirato alla bandiera LGBTQIA+ ma rielaborato in nuove sfumature, per celebrare la pluralità di identità e orientamenti. La palette cromatica stessa riflette la ricchezza delle soggettività che compongono la comunità queer e il mondo contemporaneo.

Parole d’Ordine è più di un’opera visiva: è uno spazio aperto di educazione e inclusione. Un invito, soprattutto per le nuove generazioni, a esplorare il linguaggio della sessualità in modo libero, non giudicante, creativo. 
Un progetto che conferma l’impegno di IED Roma per una formazione attenta ai temi sociali, alla rappresentazione delle identità e al potenziale trasformativo dell’arte.

 

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