La rivista Harvard Business Review Italia, ha dato spazio alle riflessioni della Coordinatrice del Master in Brand Strategy and Management, Elena Sacco, sul rapporto della Generazione Z con il Gaming e i benefici che possono trarne le aziende.
Data
21 agosto 2023
La rivista Harvard Business Review Italia, ha dato spazio alle riflessioni della Coordinatrice del Master in Brand Strategy and Management, Elena Sacco, sul rapporto della Generazione Z con il Gaming e i benefici che possono trarne le aziende.
Per le aziende oggigiorno è fondamentale identificare quali siano i canali e le modalità efficaci per catturare l'attenzione dei propri consumatori. La nuova sfida per i brand è individuare come entrare in contatto con la Gen Z. E se il touchpoint corretto fosse il mondo del gaming?
Elena Sacco, Coordinatrice del Master in Brand Strategy and Management, ha scritto un articolo per HBR Italia, riportando i risultati di una ricerca realizzata da studenti e studentesse del Master per il brand Vodafone Italia.
In Italia i Gamer hanno raggiunto quota 15,5 milioni. Più di 4 milioni sono parte della Generazione Z. Oggi i brand stanno cercando di entrare in modo strutturato in questo mercato, ma quali sono le opportunità e le insidie che si nascondono in questo territorio?
SCENARIO ITALIANO
Il mercato del gaming è certamente ora esploso ma non dimentichiamo che, rispetto ad altri Paesi, siamo più indietro ed è innegabile una mancanza di investimenti del settore nel recente passato. All’inizio del 2022, il Governo italiano ha annunciato un piano per introdurre una legislazione che aiuterà a riconoscere e regolamentare gli eSport. Il piano includerà la creazione di una federazione nazionale ufficiale di eSport.
OPPORTUNITÀ
In Italia, i ricavi dell’industria dei videogiochi dovrebbero crescere del 30% dal 2022 al 2025. La previsione dei ricavi per segmento sarebbe così suddivisa: Mobile Games 33%, Online Games 23%, Download Games 25%.
CON CHI STIAMO PARLANDO?
Vista la grande opportunità, sicuramente la nuova sfida per i brand saranno le nuove generazioni di Gamer. Intanto stiamo parlando di Gen Z: i primi veri nativi digitali si contraddistinguono perché danno valore all’espressione individuale evitando le etichette; prendono decisioni e si relazionano con gli altri in modo altamente analitico e pragmatico; condividono i valori di autenticità, trasparenza e sostenibilità. Sono anche una delle generazioni che ha maggiormente sofferto la pandemia, ritrovandosi spesso soli con sé stessi e con la tecnologia.
Tornando ai numeri, per quanto riguarda le nuove generazioni di Gamer, in Italia parliamo di almeno 4 milioni di individui (sui 9 milioni totali di età compresa tra i 10 e i 26 anni) e in costante crescita.
Qual è la loro attitudine al gioco e il loro sentiment? Potremmo provare a raggrupparli in 2 categorie: Ultimate Gamers e Popcorn Gamers.
Gli Ultimate Gamers hanno una fruizione continua e quotidiana del gaming; molti di loro hanno un sentiment di incomprensione rispetto ad amici e familiari a causa della possibile percezione del gioco come anti-sociale e non produttivo. I Popcorn Gamers fanno invece un utilizzo saltuario del gaming, che rappresenta per loro un divertimento e intrattenimento contro la noia.
QUALI SONO GLI STRUMENTI DI DIALOGO?
Ribadendo l’importanza delle tematiche chiave per la Gen Z – autenticità, trasparenza e sostenibilità – per dialogare con i Gamer sicuramente il Branded Content rimane uno degli strumenti di comunicazione a più alto potenziale, accompagnato da Eventi immersivi di community sostenuti da Influencer. Gli ultimi dati in crescita esponenziale di Lucca Comics e Milano Games Week non fanno altro che ribadirlo.