“Lo IED rappresenta trent’anni della mia storia”
Data
15 maggio 2024
“Lo IED rappresenta trent’anni della mia storia”
“Allo IED di Roma mi sono veramente sentito libero di esprimere la mia creatività, di andare fuori pista”. Così si racconta Giuseppe Pasquali, architetto, urbanista e designer di fama, che con le sue visioni e i suoi progetti ha guardato al futuro della sede romana dello IED.
“Il mio rapporto con lo IED nasce agli inizi degli anni '90 per volontà di Francesco Moschini, allora direttore scientifico, che mi chiama per insegnare sia architettura che design”, ci spiega. In quei tempi, Pasquali aveva dato vita ai Magazzini Forma & Memoria, centro di produzione e promozione di architettura, design e arte nel cuore di Roma. “Lì avevano gravitato architetti che poi erano diventati famosissimi”, continua. “Così inizio a insegnare sia architettura che Interior Design allo IED fino alla fine degli anni ’90. La sede era in via Salaria, li chiamo “gli anni del sottoscala”, perché la situazione era abbastanza di nicchia. Ma eravamo stati bravi, avevamo sempre più studenti, così il presidente Francesco Morelli, che poi diventa una persona a me carissima, compra la sede di Via Alcamo, dando vita a una nuova stagione dello IED”.
Le esperienze professionali di Giuseppe Pasquali toccano sia il tema dell’architettura urbana, che quella della casa, fino al disegno dei prodotti industriali. Ha insegnato Progettazione alla Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università Sapienza e ha tenuto conferenze sul proprio lavoro in Italia e all’estero. Giuseppe Pasquali in quegli anni va avanti anche come designer, raccogliendo importanti conferme e prestigiosi meriti. Tra tutti, il suo lavandino di legno che diventa oggetto di culto, messo in produzione dalla mantovana Agape Spa come “Il gabbiano” e pubblicato dalle più importanti riviste di settore. Nei primi anni 2000, Giuseppe Pasquali è anche il coordinatore del primo Master IED Roma, in Interior Design, e di cui una testimonianza è rappresentata dal libro “Cronaca di un master”.
“Sono stati anni bellissimi, pieni di incontri con persone di qualità”, prosegue Pasquali. “Lo IED per me è un pezzo di cuore, ho conosciuto lì pure la mia attuale moglie, che mi ha regalato una splendida figlia prossima alla laurea. Dopo il master sono stato per anni, dietro la guida del Presidente Francesco Morelli, il direttore scientifico della sede romana”.
Tra i suoi lavori, un’autoproduzione, Next IED Roma, che immaginava il futuro della sede, e che ha inizio con una celebre frase di Proust: "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi". “Una frase che mi rappresenta molto, soprattutto rappresenta il mio modo di insegnare”, precisa. “Ricordo un momento che mi impegnava nella ristrutturazione di una casa di grande pregio, a Trastevere, vicino alla casa di Dante. Feci lavorare i miei studenti sulla stessa ristrutturazione, e poi organizzai una mostra di tutti i lavori all’interno della casa ristrutturata. Il progetto venne fuori come ‘Le case nella casa’, e fu un successo”.
Nel 2014 Pasquali ha fondato l’Associazione Culturale Atelier Appennini. Dal 2019 organizza il ciclo di incontri dal titolo “Autobiografie Scientifiche” al Cento Studi Giorgio Muratore, di cui è membro del Comitato Scientifico. Nel 2023 ha vinto il premio INACH LAZIO per interventi di nuova costruzione con ‘Casa a Cellere’.