Il contributo dei futuri designer della comunicazione all'experience ideata per riflettere - attraverso l'Arte - sul nostro stile di vita digitale. E provare a migliorarlo.
Data
16 gennaio 2020
Il contributo dei futuri designer della comunicazione all'experience ideata per riflettere - attraverso l'Arte - sul nostro stile di vita digitale. E provare a migliorarlo.
Sarà proprio un gruppo di giovani appartenenti alla prima generazione di nativi digitali - la Gen Z, quella più immersa nel mondo del web e dei social media - ad affiancare sabato 18 gennaio l’artista Federico Clapis nella sua Deep Scrolling Experience, in Triennale Milano: un’inedita giornata in cui analizzare - attraverso installazioni artistiche, talk con filosofi e personalità scientifiche e aree dedicate all’assistenza psicologica per famiglie e ragazzi – il crescente fenomeno della dipendenza da social network, in collaborazione con l’Istituto di Psicosomatica di Milano e l’Associazione Dipendenze Tecnologiche.
25 studenti del Corso Triennale di Design della Comunicazione IED Milano, guidati dal docente Marcello Boromei, hanno supportato il coordinamento dell’evento e proposto la progettazione di contenuti e supporti informativi per la comunicazione dell’experience, rapportandosi direttamente con l’artista Federico Clapis nel corso di una progettazione didattica condotta nei mesi scorsi. Per contribuire all’evento con una visione e un approccio il più possibile completi e trasversali, sono stati coinvolti nell’attività studenti IED delle quattro diverse specializzazioni in cui si articola il corso in Design della Comunicazione: Communication Management, Event and PR, Copywriting and Content Design, Art Direction.
“Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione che ha dato modo ai nostri studenti di svolgere in modo professionale il ruolo a cui sono deputati nella loro prossima carriera lavorativa, ma soprattutto di aver potuto supportare l'experience di Federico Clapis, artista eclettico che tratta una tematica oggi per noi di grande attenzione come quella della dipendenza digitale" – commenta Elena Sacco, Direzione Scuola di Comunicazione IED Milano.
L’experience in programma in Triennale si inscrive nel movimento artistico e sociale creato da Federico Clapis: #deepscrolling. Un hashtag virtuoso, volto a migliorare il nostro stile di vita digitale, rendendo il tempo passato sui social network un’occasione terapeutica. #deepscrolling invita a seguire profili che divulgano contenuti artistici e culturali, così da contrastare la pressione e la frustrazione generate dalla visione quotidiana di rappresentazioni poco realistiche della realtà, spesso promosse dal web.
In Triennale si potrà interagire con istallazioni e opere che si avvalgono della tecnologia per raccontare la tecnologia. Da Social Cage - che attraverso l’esperienza immersiva della realtà virtuale racconta l’illusione dei social di consentire l’accesso a nuovi mondi e orizzonti – a Detachment, che obbliga a disfarsi dello smartphone per contribuire a dare forma all’opera stessa, fino a Babydrone, che in modo iperrealistico mostra come è cambiato il nostro immaginario.
*Nell'immagine, l'opera "Connection" (in resina) di Federico Clapis, 2017.