Data

08 gennaio 2019

Città circolare: il futuro dell'efficienza urbana grazie alla tecnologia e all'economia circolare. L'esempio di Amsterdam

Il concetto di “città circolare” fa riferimento a quello di economia circolare applicato alle grandi città, con la creazione, attraverso il design, di servizi e sistemi in grado di rigenerarsi, accessibili e numerosi. La sovrappopolazione delle grandi metropoli, la rivoluzione digitale e l’importanza della nascita di un’economia circolare sono stati i grandi temi alla base dell’idea di città circolare.

L’obiettivo principale di questo tipo di città è l’eliminazione del concetto di rifiuti e il conseguimento di un livello di efficienza massimo per tutti i servizi attraverso l’utilizzo della tecnologia digitale. Generando un dialogo diretto tra cittadini e città e rivalorizzando il consumo delle risorse limitate, questa tendenza crea prosperità, una migliore qualità della vita e maggiore benessere.

Quali sviluppi tecnologici saranno correlati a questa tendenza?

Asset tagging: le tecnologie di “etichettatura” delle risorse permetteranno di offrire informazioni sulle condizioni e sulla disponibilità di prodotti, componenti o materiali.

Geo-spatial information: insieme alle tecnologie di tagging, le informazioni geospaziali daranno visibilità al flusso di materiali che interessa la città, offrendo percorsi ottimali per migliorare la mobilità delle risorse.

Big data management: la gestione delle informazioni ricevute attraverso il tagging e la localizzazione geospaziale permetteranno di definire modelli di comportamento.

Connectivity: la connettività offerta dagli smartphone sarà il modo più semplice per ottenere informazioni circa le esigenze degli utenti e per poter rispondere con rapidità ed efficacia alle loro richieste.

Applicazione a un caso specifico

Nella città di Amsterdam si sta cominciando a studiare l’applicazione dei sistemi tipici di una città circolare in relazione alla gestione dei rifiuti e all’edilizia sostenibile. Nel 2016 la cooperativa olandese Circle Economy ha pubblicato uno studio che mostra le modalità di attuazione di un sistema di città circolare applicato ai rifiuti organici e al settore dell’edilizia.

Il primo sistema riguarda il settore dell’edilizia. Sono state formulate quattro strategie di miglioramento dell’economia circolare:

  • iI design sostenibile ecointelligente, con l’obiettivo di realizzare costruzioni più adatte per il riutilizzo;
  • l'abbattimento di costruzioni ed edifici e la separazione dei flussi dei rifiuti;
  • il riutilizzo e il riciclaggio ad alto valore di materiali e componenti;
  • lo scambio di merci e beni tra gli operatori del mercato.

Il secondo sistema riguarda i rifiuti organici. Anche in questo caso sono state formulate quattro strategie ispiratrici:

  • un fulcro centrale per la valorizzazione dei flussi di rifiuti organici di provenienza domestica e industriale;
  • la separazione intelligente dei rifiuti, compresa la possibilità di utilizzare la logistica di ritorno;
  • la connessione a cascata dei flussi organici;
  • il recupero dei nutrienti essenziali per chiudere il ciclo dei nutrienti.

Come pensi che influenzerà il mondo del lavoro?

Senza dubbio, oltre a esercitare minori pressioni sull’ambiente, compariranno nuovi modelli di business che richiederanno la presenza di designer capaci di interpretare le esigenze dell’utente e applicare il pensiero creativo per sviluppare progetti innovativi.

Si creeranno, inoltre, nuove alleanze e collaborazioni tra gruppi d’interesse diversi, con l’affermazione di nuove figure professionali di rilievo.

Foto: HP Mars Home Planet
 

Alessandro Manetti

 Sociologo di formazione, si dedica da oltre 15 anni a temi legati a moda, design, comunicazione, creatività, nuove tendenze e cambiamenti della società contemporanea applicati alle aree della formazione, della ricerca e della progettazione. Concept designer e creative manager, ha una vasta esperienza nella gestione di imprese e organizzazioni in cui le risorse umane rappresentano un fattore chiave. Dotato di un profilo multidisciplinare, studia i collegamenti tra la moda, i nuovi media, il design, l’arte, la musica, la comunicazione e il management.

È il creatore della mappa dei macrotrend Deflexor 2035.

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