Data

12 dicembre 2023

Entriamo nell’affascinante mondo dell'interfaccia uomo-macchina attraverso gli occhi di Francesca Prencipe, Digital Art Director con una solida formazione nel settore.

Quando parliamo di digitale, parliamo di un ambito in continua evoluzione dove formazione e competenze professionali si adattano costantemente, abbracciando le nuove sfide che emergono nel mercato. Questo dinamismo ha caratterizzato anche il percorso di Francesca Prencipe, Digital Art Director e Alumna IED. Attraverso questa intervista, esploreremo l’impatto dell'Intelligenza Artificiale nel suo lavoro. A Francesca abbiamo anche chiesto dei consigli per coloro che desiderano emergere nel campo dell'User Interface Design.

Francesca, in cosa consiste oggi il tuo lavoro?

Attualmente lavoro come Digital Art Director in Translated, una piattaforma evoluta che offre servizi di traduzione professionale, sfruttando una rete di traduttori umani e l’AI.

Mi occupo di sviluppare progetti di comunicazione, con un focus sul design inclusivo e digitale, partendo da un pensiero strategico e facendo della componente visuale statica e/o animata il punto di forza.

L'intelligenza artificiale ha influenzato il tuo lavoro nell'ultimo anno? Se sì, come?

Assolutamente sì e considero l’AI come un acceleratore del processo creativo. Integrato ormai in tutti i tool a cui ricorriamo quotidianamente, permette infatti di visualizzare le idee di partenza in un modo nuovo, fuori dai soliti schemi creativi (text-to-image model), automatizzando le attività ripetitive e lasciando sempre più tempo ai designer per focalizzarsi sugli aspetti più complessi e creativi del nostro lavoro.

In che modo pensi che la comprensione dell'AI possa migliorare l'usabilità e l'esperienza dell'utente nelle interfacce che progetti?

La comprensione e l'applicazione dell'AI nelle interfacce possono trasformare radicalmente l'esperienza degli utenti, rendendo le interazioni più personalizzate, efficienti e intuitive. L’analisi e l’elaborazione di grandi quantità di dati consente, ad esempio, una progettazione e un test della UX più efficienti, fornendo informazioni più accurate ed aggiornate. L’obiettivo è infatti quello di fornire all’utente un’esperienza sempre più unica e personalizzata attraverso anche lo sviluppo di analisi predittive. La vera forza dell’AI rimane comunque nella simbiosi che quest’ultima ha con l’umano, come un potente alleato nel processo creativo, che offre ispirazione, accelera l’ideazione e fornisce nuove visioni.

Quali consigli daresti a coloro che desiderano entrare in questo campo?

È fondamentale restare al passo con l’evoluzione tecnologica, mantenendo una forte curiosità, studiando, confrontandosi con gli altri ed informandosi quanto più possibile. Solo così si potrà avere una visione d’insieme sulle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, senza lasciarsi intimorire dal futuro ma anticipandolo per sfruttarlo a nostro favore.

 

Investire nella formazione in questo settore è essenziale per acquisire le competenze necessarie.

Se desideri approfondire questo ambito, esplora il Master in User Interface Design e AI.


Un percorso che ti prepara ad un futuro dinamico e innovativo nella UI.

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