Sono due artisti dal percorso professionale che ha attraversato molte identità: dalla produzione di sound art alla progettazione di architetture temporanee, fino alla videoarte museale.
Data
03 giugno 2024
Sono due artisti dal percorso professionale che ha attraversato molte identità: dalla produzione di sound art alla progettazione di architetture temporanee, fino alla videoarte museale.
Gregorio Comandini e Saverio Villirillo, duo di architetti e A/V artist fondatori del collettivo NONE, continuano l’indagine sulla soglia tra percezione, coscienza e immaginazione mediante pratiche artistiche che inducono il pubblico in uno stato liminale. Il loro nuovo progetto, LIMINAL, è stato presentato a studentesse e studenti del Master in Exhibit Design, in una special lesson dedicata a loro.
Un’occasione per conoscere il percorso professionale dei due artisti transmediali, che da oltre dieci anni esplorano le relazioni tra l’uomo e la macchina producendo opere che spaziano da installazioni, mostre e pratiche sociali. Il duo definisce un'estetica transmediale caratterizzata da ambienti oscuri, in cui la luce, l’immagine e il suono costruiscono pattern ciclici, squarci improvvisi, sospensioni e crescendo ipnotici che diventano energia dirompente e portano a un’imprevista rottura. I due artisti lasciano confluire nel digitale e nei nuovi media immaginari visivi e sonori che pieni di figure umane ma anche fantastiche, scenari surreali e idee per superare le criticità del mondo contemporaneo.
La collaborazione di IED con Gregorio Comandini e Saverio Villirillo non si ferma qui. Entrambi coordineranno e guideranno la Laurea Magistrale in Interactive Environments, un nuovo percorso di studi specialistico dedicato alla cultura multimediale. Il biennio nasce per formare professionisti in grado di usare sapientemente la tecnologia in tutti gli ambienti e i mondi che lo richiedono. Un percorso formativo specialistico, che avrà la sua prima edizione questo autunno, e che vede il duo artistico sperimentarsi ancora. Il corso renderà possibile la riprogettazione di nuove funzioni per strumenti che sono oggi parte della nostra quotidianità, e di metterle al servizio dell’arte e della cultura. Per esempio, ripensare app e dispositivi di rete e metterli al servizio del mondo turistico, o per valorizzare il territorio.
Ph* Courtesy of the artists